A Santhià un museo delle ex officine Magliola
La Fondazione Ines Garrone ha versato un contributo di 20 mila euro al Comune per sostenere il progetto
Il sogno di avere un museo delle ex officine Magliola a Santhià diventa realtà. Obiettivo dell’amministrazione è creare un’area museale dove poter esporre una serie di cimeli appartenenti alla storica azienda, si tratta di vecchie foto d’epoca, ma anche oggetti, documenti e arredi. «Sono ormai in via di conclusione gli accordi per il trasferimento di questi oggetti al Comune – spiega il sindaco Angela Ariotti -. Per la nostra città, da sempre legata alla ferrovia, sarà un valore aggiunto». Obiettivo è allestire un museo all’interno dello stabilimento ex officine Magliola, una società per azioni che operava già all’inizio del secolo scorso nei settori di costruzione e riparazione dei veicoli ferrotranviari, svolgendo anche lavori di revisione e ristrutturazione. Nei tempi del boom economico lavoravano oltre 1000 operai, non c’è famiglia santhiatese che abbia avuto un proprio rappresentante impiegato alla Magliola. Con la chiusura dello stabilimento Santhià ha perso una parte importante della sua economia, ma vuole preservare la storia.
Fondazione Ines Garrone
La Fondazione Ines Garrone ha versato un contributo di 20 mila euro al Comune per permettere lo stoccaggio del materiale in locali idonei favorendo così la nascita e l’allestimento del museo comunale.Già nei mesi scorsi l’amministrazione comunale si era interessata per dare vita al museo. «Ci siamo confrontati con la Soprintendenza e con il Museo di Savigliano, abbiamo fatto diversi sopralluoghi – spiega ancora il sindaco -. Il materiale è tanto composto da arredi, documenti, foto, macchine da ufficio. Al Museo dei treni storici abbiamo richiesto la possibilità di far restare una locomotiva o una carrozza a Santhià. La strada per l'allestimento sarà lunga e complessa».