Ciclista si frattura il polso per i rami sulla ciclabile
Lo segnala un lettore che si domanda: "A chi compete lo sfalcio dei rami sulla ciclabile di via Papa Giovanni?"
Riceviamo e pubblichiamo
Giovedì sera, introno alle 22,30, tornavo dal rione Cappuccini in bicicletta per dirigermi verso il centro città, percorrendo la ciclabile. Poco prima del CMR di ATENA, mi accorgo all'ultimo minuto, dovuta alla scarsa illuminazione della stessa pista, che oserei paragonale ai lumini che ho davanti ai loculi dei miei genitori al cimitero, essendo distanti tra di loro i pali di illuminazione di circa 24 mt, di questa serie di rami che sporgevano sulla pista ciclabile e per non finirci contro con il viso, sterzo bruscamente la bicicletta, perdendo l'equilibrio , cadendo a terra e battendo violentemente il polso sinistro sullo spigolo del marciapiede che mi procura un forte dolore.
Chi deve tagliare i rami della ciclabile?
Mi reco al Pronto Soccorso , dove mi visita un ortopedico, mi viene fatta una radiografia che certifica una frattura al radio distale con conseguente ingessatura che dovrò portare per 20 giorni. Ora la mia domanda è: chi è deputato allo sfalcio di quei rami che ostacolano la pista ciclabile?
Volevo aggiungere alla descrizione della mia disavventura, che in molte città d'Italia che ho percorso in bicicletta, le piste ciclabili, di notte, sono illuminate con dei lampioni di un altezza massima di 1,80 mt, e non con dei lampioni dove il corpo illuminante è situato al oltre 18 mt, come in via papa Giovanni, modo tale che un ciclista, che la percorre di notte una pista ciclabile, vede con chiarezza il percorso che sta facendo. L'amministrazione di Vercelli è proprio inadeguata nella tutela dei ciclisti.
Mauro Chiocchetti