Diritti Umani

Ahmadreza Djalali: torna l'incubo esecuzione, l'Upo si mobilita

Le autorità iraniane l'hanno fissata per il 21 maggio.

Ahmadreza Djalali: torna l'incubo esecuzione, l'Upo si mobilita
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L'impegno dell'Università del Piemonte Orientale e delle associazioni umanitarie per Ahmadreza Djalali non è mai venuta meno, ma in queste ore si stanno incrementando gli sforzi per salvargli la vita. L'uomo, che è stato ricercatore Upo fino al suo arresto, in Iran, con assurde accuse di spionaggio è in carcere, da anni in condizioni disumane ed è stato condannato a morte, la sua esecuzione, che si era riusciti a far rinviare in passato, è stata nuovamente fissata e dovrebbe essere eseguita nei prossimi giorni.

"Sollecitare tutti i canali per salvarlo"

Così l'ateneo del territorio: "Apprendiamo dall’agenzia iraniana ISNA, ripresa da alcune testate, che la sentenza di morte per il nostro ex ricercatore Ahmadreza Djalali potrebbe essere eseguita il 21 maggio. Sgomenti per il ritorno di questo incubo, rafforziamo tutte le iniziative, mai abbandonate, per chiedere con forza la liberazione di Ahmad. Il rettore Gian Carlo Avanzi sta risollecitando tutti i canali istituzionali per dare nuova linfa alla rete di solidarietà".

 

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