Una camminata in una parte davvero poco frequentata di Vercelli. Si accede da una via laterale di Corso Papa Giovanni Paolo II. Anni fa il "reporter errante" ci era venuto per documentare discariche, ora è molto più pulito.
Accedendo alla zona ci si trova di colpo in una striscia di terreno più bassa dell'argine principale a pochi metri dal corso d'acqua. Qui è cresciuta abbondante la vegetazione. Non c'è un greto di sassi il cosiddetto "giaron" che è quasi onnipresente, ma non qui.
Tra la boscaglia e il fiume
Il sentierino è minimale, da percorrere con attenzione, ma è assai lungo. Siamo dopo la confluenza del Cervetto, si sentono distintamente gli spari del tiro al piattello dall'altra parte del fiume. Piante cadute, rami e fondo scivoloso consigliano prudenza nel camminare.
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La cascata
Alla fine del tragitto, abbastanza tortuoso, dopo cinque minuti di camminata, si arriva al termine di questo tratto e sulla destra si sente forte il rumore di una cascata. Avvicinandosi ci si trova davanti un'opera idraulica consistente con un tratto di argine a gradoni ricoperti da muschio e quasi sommersi dall'erba. Siamo al rione Cappuccini alla confluenza della Roggia Rantiva, che si butta nel Sesia a fianco delle prime case del rione vero e proprio.
Una cascata così non si trova da nessun'altra parte a ridosso del fiume nel tratto cittadino.
Potrebbe diventare un parco
Da sottolineare che è un'area naturalisticamente interessante. Con la presenza di diversi uccelli.
Adeguatamente attrezzata e solo un po' sistemata sarebbe un parco molto valido e maggiormente fruibile da parte dei vercellesi. Non pare essere un terreno privato e comunque è liberamente accessibile.
Un altro angolo di "lungo Sesia" che avrebbe delle potenzialità.