Segnalazione in Regione sul degrado della stazione di Santhià - PHOTOGALLERY
Da parte del consigliere di minoranza Alessandro Caprioglio
Il consigliere di minoranza di Santhià, Alessandro Caprioglio, scrive in Regione sulla situazione della stazone ferroviaria cittadina. L'argomento è già stato trattato dal sindaco Angela Ariotti che ha sollegitato Rfi sul da farsi.
Situazione allarmante
Tornando alla segnalazione di Caprioglio, il consigliere denuncia in Regione diverse situazioni da verificare. “L’abbandono non è soltanto estetico (tra gli esempi: binari ricoperti di erbacce; carenza di manutenzione generale; ex piazzale per il carico e lo scarico dei carri utilizzato come deposito di materiale di vario genere, in vista di una fantomatica “riqualificazione” che però non inizia mai; magazzini laterali in pessime condizioni, se non addirittura pericolanti), ma anche funzionale: basti ricordare i sottopassaggi scrostati e mal tenuti, gli indicatori rotti (a dire il vero “spaccati” da teppisti che non vengono mai identificati, mancando le telecamere) e l’assenza di ascensori per accedere ai vari marciapiedi- precisa Caprioglio - Anche le operazioni più semplici (come la sostituzione di un vetro rotto nell’atrio biglietteria o la riparazione di uno scarico dei bagni) hanno richiesto mesi o anni e sono finite sui giornali e in tv. Insomma, pare che alle nostre ferrovie “l’immagine” che viene offerta agli utenti non interessi affatto. E questo è molto grave, perché così si aumenta la larghezza di quella “frattura” che ormai si è creata tra il servizio ferroviario (un tempo fiore all’occhiello del nostro centro) e l’utenza, reale o potenziale. Dunque non solo interventi per l’utenza pendolare, che ogni giorno utilizza la stazione per gli spostamenti sistematici (scuola e lavoro), ma anche per l’utenza occasionale, in questi anni sempre più frequente, visto il decollo di diversi itinerari di turismo lento, che passano nel nostro centro. Tra Via Francigena e Cammino di Oropa sono diverse migliaia gli utenti che ogni anno utilizzano la stazione di Santhià per iniziare o completare il loro percorso (pedonale o ciclabile), e non sono pochi coloro che segnalano espressamente alle Associazioni interessate le condizioni di degrado della stazione e la mancanza di piccole cose, che, nel loro complesso, contribuiscono a dare un’immagine di scarsa attenzione nei confronti dell’utenza".