Scopa, Giro d'Italia: Carabinieri all'inseguimento dei ladri prima del passaggio dei ciclisti
La vicenda trae origine pochi giorni fa, quando i Carabinieri della Stazione di Scopa Sesia sono intervenuti a casa di un’anziana residente nel Comune di Balmuccia poiché vittima di un furto nella sua abitazione.
I fatti
I ladri, approfittando dell'assenza della donna, dopo aver forzato la porta d’ingresso dell’abitazione, si erano impossessati di alcuni gioielli in oro, monili dal grande valore affettivo. I Carabinieri di Scopa, intervenuti immediatamente, hanno recuperato ed analizzato le immagini contenute nei sistemi di videosorveglianza sia pubblici che privati riuscendo a scorgere nei vari fotogrammi la fisionomia ed alcune peculiarità degli abiti indossati dai due uomini che, a bordo di un motociclo di grossa cilindrata, si allontanavano velocemente da quell’abitazione.
L'avvistamento
Il giorno seguente, ovvero ieri 28 maggio, poco prima dell’arrivo dei ciclisti, nel Comune di Scopa, gli stessi Carabinieri impiegati nel delicato servizio di ordine pubblico in occasione del passaggio della 19esima tappa del Giro d’Italia, scorgevano tra la folla dei tifosi del ciclismo due uomini che riconoscevano proprio per quelli che erano ritratti nei fotogrammi del furto. A pochi minuti all’arrivo della carovana del giro, i militari, dopo essersi inseriti tra la folla, hanno tentato di raggiungere i due malfattori ma gli stessi, vistisi scoperti, salivano repentinamente a bordo del motociclo posto nelle immediate vicinanze e tentavano una disperata fuga.
L'inseguimento
A quel punto i Carabinieri si mettevano in mezzo alla strada intimando l’Alt, ma il conducente del motociclo, che dapprima fingeva di fermarsi, ripartiva poi velocemente cercando di sfuggire alla cattura. Il Comandante della Stazione Carabinieri, Mar. Giuseppe Bosco, allarmato per la complessa situazione generale, caratterizzata da una notevole presenza di persone che potevano essere messe in pericolo dal pericoloso comportamento dei due e consapevole che di lì a poco sarebbero passati i corridori della gara ciclistica, si lanciava in una corsa finalizzata ad arrestare il motociclo, ma, a seguito di una gomitata del passeggero, veniva trascinato per qualche metro per poi cadere rovinosamente a terra. I due fuggiaschi, vistisi però braccati, dopo poco erano così costretti a proseguire la loro fuga a piedi nel bosco.
Le ricerche nel bosco
Venivano a questo punto allertati i carabinieri della Stazione di Alagna Valsesia, anch’essi impiegati nel delicato servizio di ordine pubblico, i quali accorrevano sul posto per rintracciare i due malviventi. Iniziavano quindi le ricerche da parte di diversi carabinieri nella boscaglia e dopo alcune centinaia di metri riuscivano a bloccare e ad arrestare uno dei due soggetti, un pluripregiudicato di 29 anni residente nel milanese che, oltre ad essere responsabile del furto nella casa di Balmuccia, non si sarebbe mai dovuto trovare in quel luogo in quanto già sottoposto a detenzione domiciliare a seguito di una condanna per reati contro il patrimonio dei quali lo stesso si era reso responsabile. L’ uomo, veniva trovato con i vestiti bagnati, perché nella rocambolesca fuga a piedi nella boscaglia cadeva nel fiume nel disperato tentativo di fuggire ed indossava ancora i medesimi abiti utilizzati il giorno del furto nella casa di Balmuccia, le stesse scarpe e lo stesso orologio, particolari che gli investigatori avevano osservato nelle immagini delle telecamere e che hanno poi permesso l’esatta individuazione del ladruncolo.
La refurtiva
Durante la perlustrazione dell’area è stato trovato anche uno zaino contenente collane, orologi, bracciali ed un borsellino che sono stati immediatamente riconosciuti dalla vittima del furto, la quale, ha espresso sentimenti di infinita gratitudine per essere tornata in possesso di quegli oggetti a cui tanto teneva.
Nel frattempo, nonostante stesse per giungere la carovana del Giro d’Italia, convergevano sul posto altri carabinieri che cominciavano una vasta battuta di rastrellamento dell’area impervia per tentare di rintracciare anche il complice. Costui, inizialmente riusciva a defilarsi, grazie ma, all’interno dello zaino rinvenuto si trovavano degli effetti personali che permettevano successivamente di localizzare un appartamento ove i due avevano alloggiato ed erano stati registrati e questo ha permesso di deferirlo in stato di libertà.
L’arrestato per furto aggravato in concorso e resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, su disposizione del PM della Procura di Vercelli, è stato tradotto in carcere in attesa del processo per direttissima, mentre il Comandante della Stazione di Scopa si è fatto medicare presso il pronto Soccorso di Biella per le ferite riportate agli arti superiori.
Altri carabinieri inviati sul posto hanno comunque garantito l’ordine pubblico ed il regolare passaggio del giro senza alcuna conseguenza.