Dal vercellese due prese di posizione a favore della Palestina nel giro di poche ore.
La presa di posizione de “Il Ponte”
Per prima l’associazione cittadina “Il Ponte”, con una nota del presidente Luigi Di Meglio.
“L’associazione culturale IL PONTE aderisce al coordinamento per Gaza nato in Piemonte.
Di fronte alla catastrofe che si sta verificando in cui è venuta meno ogni possibilità di azione da parte delle istituzioni sovranazionali, sarebbe velleitario pensare che una piccola associazione culturale possa dare anche un minimo apporto alla soluzione del problema. Ma, oltre alla carneficina, alla violenza, al superamento di ogni limite morale e civile, assistiamo anche a un degrado del dibattito pubblico, alla radicalizzazione irrazionale delle posizioni, alla diffusione di notizie false. Ed è su questo piano che IL PONTE intende impegnarsi, com’è nella sua tradizione, per portare nel confronto pubblico conoscenza, approfondimento e ricerca della verità”.
Il Consiglio Comunale di Santhià riconosce la Palestina
Poche ore dopo l’assemblea santhiatese ha approvato una delibera per il riconoscimento dello Stato di Palestina. Un gesto simbolico ma significativo, per diffondere un messaggio di pace e responsabilità in un momento di grande tensione internazionale. Da sottolineare che l’intera minoranza di centro destra ha invece espresso voto contrario.
Riaffermare i valori della Pace
«Con questo atto abbiamo voluto riaffermare i valori della pace, della giustizia e del rispetto dei diritti umani, prendendo con chiarezza le distanze dal terrorismo di Hamas. La nostra comunità non resta in silenzio: sceglie di alzare la voce per la dignità di tutti, non possiamo permetterci di non agire di fronte alle atrocità che stanno avvenendo a Gaza», commenta il sindaco Angela Ariotti.
I punti della delibera impegnano il Sindaco e la Giunta:
- a promuovere nelle opportune sedi e canali istituzionali presso il Governo e presso l’Anci ogni possibile azione utile per riconoscere a tutti gli effetti lo Stato di Palestina;
- ad esigere il rispetto immediato del cessate il fuoco, la protezione della popolazione
civile di Gaza e la fine delle violenze nei territori palestinesi occupati, la fornitura di aiuti umanitari continui, rapidi, sicuri e senza restrizioni all’interno della Striscia, il rispetto della tregua in Libano, il pieno rispetto del diritto internazionale e
umanitario; - a sostenere il cosiddetto “Piano arabo” per la ricostruzione e la futura amministrazione di Gaza, assicurando il pieno coinvolgimento delle forze democratiche e della società civile palestinese, respingendo e condannando qualsiasi piano di espulsione dei palestinesi da Gaza e Cisgiordania.