AMBIENTE

Rifiuti elettrici ed elettronici: i vercellesi sono tra i più bravi a differenziarli

RAEE: in regione solo gli abitanti del Verbano Cusio Ossola hanno fatto meglio di noi.

Rifiuti elettrici ed elettronici: i vercellesi sono tra i più bravi a differenziarli
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Nel 2022 gli abitanti della provincia di Vercelli hanno differenziato 1.131 tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici, i cosiddetti RAEE, pari a 6,81 chilogrammi per abitante, dato che pone il nostro territorio al secondo posto nella speciale graduatoria regionale alle spalle di Verbania, che ha un dato record di 9,1 kg pro capite che la pone al 13° posto nazionale.

I dati sono stati presentati mercoledì 19 a Torino, nella Sala Trasparenza della Regione Piemonte alla presenza dell’assessore regionale all’Ambiente e di Fabrizio Longoni, direttore generale del CdC RAEE, l’ente che si occupa del ritiro, della raccolta e della gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) a livello nazionale.

Un hub regionale per la raccolta dei RAEE

Si sta ragionando per creare in Piemonte un hub nazionale per il riciclo delle batterie al litio e dei pannelli fotovoltaici. Il Piemonte, nonostante il calo nazionale mostrato per la raccolta dei RAEE, mantiene comunque una posizione migliore rispetto alle altre regioni del Nord. La Regione ha un programma di investimento, che partirà inizialmente con i fondi del PNRR e con quelli del FESR.  Sul PNRR, la forma più sostanziosa di investimento, la Regione Piemonte ottiene un grande risultato: su un totale di 150 milioni di euro stanziati a livello nazionale, infatti, poco meno di un quinto – ovvero 28, 6 milioni di euro – ricadrà sulla nostra regione; fondi che saranno dedicati a potenziare la raccolta differenziata e realizzare, o implementare, nuovi centri di raccolta dei rifiuti, con specifica attenzione ai RAEE di provenienza domestica. Sul FESR (Fondi europei di sviluppo regionale), dove sono destinati 40 milioni di euro, l’obiettivo della Regione Piemonte è quello, entro il 2023, di far partire le misure per avviare bandi destinati all’economia circolare. Dei 40 milioni, 20 sono destinati alle tecnologie per migliorare il riciclo dei rifiuti e 20 per ridurre gli stessi e recuperare al meglio gli scarti. Il direttore generale del Centro di Coordinamento Longoni ha presentato i risultati della raccolta piemontese dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche sulla base della rendicontazione annuale dei volumi di RAEE avviati a riciclo fatta all’ente dai Sistemi Collettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione e della gestione dei rifiuti tecnologici.

I numeri della raccolta

Dal report emerge che nel 2022 la regione ha avviato a corretto riciclo 24.620 tonnellate di RAEE, in calo del -5,9% rispetto al 2021. La flessione è comunque migliore rispetto all’andamento nazionale (-6,2%) e molto più contenuto rispetto alla perdita registrata dall’area del Nord Italia (-8,6%). Si riduce di conseguenza (-4,8%) anche la raccolta pro capite, pari a 5,78 kg per abitante, valore ancora una volta di sotto sia della media dell’area di appartenenza (6,72 kg/ab) e di quella nazionale (6,12 kg/ab).
La riduzione dei volumi regionali tocca quasi tutti i raggruppamenti nei quali vengono suddivisi e raccolti i rifiuti tecnologici, il calo è però inferiore a quello registrato dai singoli raggruppamenti a livello nazionale. Fa eccezione freddo e clima (R1) la cui raccolta cresce dell’1,5% per un totale di 7.453 tonnellate, in controtendenza rispetto alla flessione registrata a livello nazionale (-0,7%). Il raggruppamento grandi bianchi (R2), ovvero avatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, perde il 7,4% e scende a 7.672 tonnellate che continuano a essere i maggiori quantitativi raccolti a livello regionale con un peso del 31,2% sul totale raccolto. Tv e apparecchi con schermi (R3) segna il -14,7% in meno rispetto al 2021, per un totale di 4.703 tonnellate. I volumi di elettronica di consumo e piccoli elettrodomestici (R4) registrano una flessione del 4,5% per un totale di 4.673 tonnellate. La raccolta di sorgenti luminose (R5) si ferma a 119 tonnellate, in calo del 3,1% rispetto al 2021.

La provincia di Torino raccoglie poco più del 47% dei quantitativi regionali di RAEE, precisamente 11.702 tonnellate di RAEE. Secondo posto per la provincia di Cuneo con 3.753 tonnellate, terzo per Alessandria con 2.437 tonnellate tallonata da Novara con 2.353 tonnellate. Sono tutte al di sotto delle 1.500 tonnellate le raccolte delle restanti province: 1.403 tonnellate per Verbano-Cusio-Ossola, seguono Vercelli con 1.131 tonnellate e Asti con 1.128 tonnellate il cui risultato al contrario è in crescita del 40,5%. Fanalino di coda con 711 tonnellate è la provincia di Biella. In termini di raccolta pro capite, Verbano-Cusio-Ossola conferma il primato regionale con 9,10 kg/ab, nonostante una flessione del 2,7% rispetto al 2021, tra le più contenute a livello nazionale, che le consente di posizionarsi al 13° posto della classifica italiana. Vercelli a sua volta si conferma seconda con 6,81 kg/ab. Entrambe le province hanno un dato superiore alla media pro capite del Nord Italia (6,72 kg/ab), al pari di Novara con 6,50 kg/ab e di Cuneo con 6,47 kg/ab. La provincia di Alessandria si ferma a 5,98 kg/ab, mentre Asti raggiunge i 5,42 kg/ab. Segue la provincia di Torino con 5,3 kg per abitante. Meno fa solo la provincia di Biella con 4,18 kg/ab.


Vercelli in buona posizione di classifica nonostante qualcuno continui
a gettare in strada anche i RAEE. Nella foto due grossi frigoriferi
abbandonati in via Natale Palli e fotografati venerdì 16 aprile 2023

I sistemi di raccolta

“La raccolta dei RAEE in Piemonte presenta delle situazioni molto diverse tra provincia e provincia. La situazione di eccellenza del Verbano-Cusio-Ossola che registra una raccolta pro capite di oltre 9 chilogrammi è frutto di una raccolta equilibrata nei cinque raggruppamenti di cui oltre 2 chili pro capite nei raggruppamenti 1, 2 e 4 e quasi 1,5 chili pro capite per R3” ha spiegato Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE. “A questo dato si contrappongono le raccolte particolarmente esigue di Biella che nei raggruppamenti 1, 2, 3 e 5 riescono a realizzare rispettivamente solo il 57% in R1, il 28% in R2, il 60% in R3 e il 36% in R5 rispetto a quella del Verbano-Cusio-Ossola. In quest’ottica anche la provincia di Torino raccoglie solo il 20% pro capite nel raggruppamento 4 rispetto al “campione” regionale, mostrando quanto sia difficile ottenere buoni risultati nelle grandi città. Ecco perché la presenza di una provincia che stacca nettamente tutte le altre deve essere vista come una dimostrazione della possibilità di raggiungere risultati significativi, che per la regione si tradurrebbero in oltre 14.000 tonnellate di RAEE raccolti in più su base annua: complessivamente un aumento del 57% della raccolta regionale. Un obiettivo estremamente sfidante, ma anche un obiettivo molto remunerativo per i comuni o le società di gestione rifiuti presenti in regione”.

 

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