Plogging a Vercelli: l'esempio di Daniele Sala
Appassionato runner importa la "moda socialmente utile".
Plogging a Vercelli: l'esempio di Daniele Sala. Appassionato di jogging importa la "moda socialmente utile"
Plogging a Vercelli: l'esempio di Daniele Sala
Si chiama «Plogging» ed è un nuovo modo di correre all’aria aperta dando un contributo importante all’ecologia della città. Arrivare dove sono già passati i vandali ma non sono ancora intervenuti gli addetti del servizio pubblico.
Una parola anglo-svedese
«Plogging» è una crasi tra «jogging», il cui significato è universalmente riconosciuto, e ploka upp, che in svedese significa «raccogliere la spazzatura». Questa pratica approda a Vercelli e questa sera è stata fissata la prima «uscita» di gruppo con ritrovo alle 19 in piazza Camana.
Il pioniere in città
L’idea parte da Daniele Sala, vercellese che la sera ama farsi una corsetta per smaltire lo stress della giornata. Nelle sue uscite notava spesso molti rifiuti abbandonati qua e là, in particolare bottigliette di plastica, e allora ecco la decisione: dotarsi di un sacco della spazzatura, dei un paio di guanti e via... Sala ha scoperto che ciò che fa lui in modo autonomo a Vercelli ha un nome e si sta diffondendo in tutta Europa.
Poi c'è anche il Trashercise
Si può anche fare camminando e c’è chi sta già promuovendo il «Trashercise», letteralmente esercizio spazzatura in cui si segue un programma di esercizi di fitness mentre si cammina e si raccolgono rifiuti.
Raccogliere rifiuti fa bene
Da un punto di vista salutare va detto che il plogging aiuta a stare meglio: piegarsi a raccogliere bottigliette e cartacce tonifica glutei e quadricipiti; sui benefici della corsa è inutile aggiungere altre parole.
Il plogging è nato sui social network. Su instagram raccoglie più di quattromila post dedicati con foto che ritraggono zaini pieni di rifiuti e selfie dopo una corsa, come pure i parchi ripuliti e strade finalmente sgombre. Un hobby ad alto valore civico.