Martedì 21 marzo, la giornata della Sindrome di Down
Importante iniziativa a sostegno della disabilità
Ricorre nella giornata di oggi, martedì 21 marzo, la Giornata Mondiale della Sindrome di Down istituita nel 2011 dall'Onu. Il nostro giornale Notizia Oggi Vercelli, da oltre 15 anni dalla parte dei disabili e dei loro diritti spesso calpestati, si unisce idealmente alla celebrazione della giornata rinnovando il proprio impegno a difesa del mondo Down e più in generale dell'intero panorama della disabilità. Tema di quest'anno della giornata, “With Us Not For Us” (insieme a noi e non al posto nostro), una proposta di un approccio alla disabilità basato sui diritti umani, per superare l’obsoleto modello caritatevole della disabilità, in cui le persone con disabilità erano trattate come oggetti di carità, meritevoli di pietà e di sostegno da parte di altri. Un approccio basato sui diritti umani considera le persone con disabilità come aventi il diritto di essere trattate in modo equo e di avere le stesse opportunità di tutti gli altri, lavorando con gli altri per migliorare le loro vite. A New York, partire dalle ore 10 locali, al quartier generale della Nazioni Unite si svolgerà una conferenza che vedrà gli interventi di speaker di rilievo da tutto il mondo e prenderanno la parola i rappresentanti di associazioni impegnate per la tutela e la promozione dei diritti delle persone con Sindrome di Down. Numerose sono le iniziative in Italia che sono consultabili al sito dell’AIPD, Associazione Italiana Persone Down https://www.aipd.it/site/giornata-mondiale-della-sindrome-di-down-21-marzo-2023/.
I numeri della sindrome di Down
I dati Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’incidenza stimata della Sindrome di Down è compresa, tra 1 su 1.000 e 1 su 1.100 nati vivi in tutto il mondo. Ogni anno nascono circa da 3.000 a 5.000 bambini con questo disturbo cromosomico, in Italia 1 bambino ogni 1.200 nati. La stima è di circa 500 nascite all’anno per un totale quindi di 38.000 persone nel nostro Paese.
Pro Vita e Famiglia si schiera per i loro diritti
«È inquietante una società che con una mano celebra, il 21 marzo, la Giornata Mondiale della Sindrome di Down e con l'altra invita le mamme a eliminare i bambini con Trisomia 21, visto che l’aborto oltre la 12esima settimana è vietato, a meno che, per esempio, non si rilevi proprio la Sindrome di Down. E in Italia c’è chi proprio non li vuole far nascere, visto che i nostri manifesti sulla Giornata - a Roma e nelle principali città italiane - sono stati praticamente tutti strappati non a caso proprio nella parte in cui abbiamo scritto “Facciamoli nascere - #StopAborto”. Non ci arrenderemo alla cultura dello scarto: l’Italia non può essere una moderna Sparta! Non vogliamo guardare inermi allo sterminio di quelli che Jérôme Lejeune, scopritore della Sindrome di Down, chiamava i miei – i nostri – piccoli. Lanciamo quindi un appello alla politica, per chiedere che i test prenatali non siano un’arma eugenetica e si offrano invece a quelle mamme e a quei papà che vengono a conoscenza della presenza della Trisomia 21 per il loro bambino, tutti gli aiuti e le rassicurazioni per superare paure e difficoltà. E’ inoltre necessario che a tutte le persone con la Sindrome si assicuri un progetto di vita concreto, per una piena e vera integrazione scolastica, lavorativa e sociale. Ad amare ed essere felici, invece, continueranno ad insegnarcelo loro!». Così Maria Rachele Ruiu, membro del direttivo di Pro Vita & Famiglia Onlus.