“Leo” l'app del Museo Leone creata per raccontare emozioni
Sarà presentata ufficialmente, mercoledì 15 giugno alle 18 nel Cortile di Casa Alciati.
Sarà presentata ufficialmente, mercoledì 15 giugno alle 18 nel Cortile di Casa Alciati, “Leo” la nuovissima applicazione multimediale del Museo Leone creata per “raccontare emozioni” e poter finalmente non solo conoscere in modo approfonditole opere della collezione di Camillo Leone ma addirittura “ascoltarle” e interagire con loro attraverso un semplice tocco sul proprio smartphone o tablet.
Un progetto nato durante il lockdown
Il progetto è nato nel 2020, in pieno lockdown,dalla collaborazione tra il Museo Leone e la società Heritage srl e fin da subito ha mirato alla creazione di uno strumento di semplice utilizzo, ma in grado allo stesso tempo di accompagnare il visitatore attraverso un percorso innovativo, alla scoperta delle vicende, dei personaggi e delle opere che hanno fatto la storia del Museo. Il progetto ha poi trovato il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, risultando vincitore del Bando "Luoghi della Cultura 2020" e in seguito anche di Fondazione CRT, nonché degli enti del territorio che già sostengono il Museo: Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, Città di Vercelli e ANDI Vercelli.
Due percorsi da scegliere
Il risultato, ora alla prova del pubblico dopo due anni di ricerca e revisione scientifica, di realizzazione tecnica ed informatica, è quello di una applicazione che permetterà di scegliere tra due differenti opzioni di visita: con la Story Experiencesi potrà vivere un’esperienza innovativa, in un percorso “breve”, seguendo una narrazione immersiva a tappe successive, durante la quale saremo accompagnati da Raimondo, abitante della campagna vercellese che ricorda quando da bambino fu condotto dal padre in Museo nei giorni seguenti l’inaugurazione del 1939 e la visita di Mussolini a Vercelli e da Sabina, la cuoca di Leone, di cui lo stesso monsù Camillo racconta nelle sue Memorie. Con la Guida Interattiva, invece,si potrà fare un’esperienza di visita più tradizionale, in un percorso “lungo” che si articola in tutti gli spazi espositivi e per ciascuno presenta contenuti di approfondimento.
Terzo livello interattivo
Un terzo livello è costituito dalle installazioni con le quali la app permetterà al pubblico di interagire in prima persona lungo il percorso di visita: le splendide sale di Casa Alciati, soprattutto quelle al primo piano, non a tutti accessibili, con il loro ciclo di pitture del primo Cinquecento, la stele bilingue latino – celtica, testimone dell’incontro tra il mondo romano e quello dei Galli, la lastra tombale che racconta l’avventura del cavaliere Jean de Soisy, crociato misteriosamente morto a Vercelli nel Duecento e ancora il prezioso scrigno del cardinale Guala Bicchieri, unico superstite del suo tesoro ancora custodito a Vercelli, che svelerà il suo contenuto.
Ma anche per chi non è al Museo ma vuole conoscerlo o programmare una visita, l'app offrirà una serie di contenuti informativi sulla storia e le collezioni museali, oltre a indicazioni utili su orari, biglietti, come raggiungere il Museo e una sezione sempre aggiornata con le news su eventi e iniziative.
La app è scaricabile dal Play Store di Google o dall'App Store di Apple, semplicemente digitando "Museo Leone".
I primi riscontri degli utenti
Il progetto è stato coordinato da Luca Brusotto, Conservatore del Museo Leone, coadiuvato per i contenuti scientifici dallo staff del Museo composto da Federica Bertoni, Francesca Rebajoli e Riccardo Rossi. La progettazione e la realizzazione tecnica sono frutto del lavoro di Heritage srl, impresa innovativa che opera per la ricerca e lo sviluppo dei contenuti e delle rappresentazioni culturali attraverso le nuove tecnologie e che ha al suo attivo le applicazioni di importanti musei, tra cui il Parco Archeologico del Colosseo e i Musei Reali di Torino (in collaborazione con CoopCulture). Scrittura creativa e storytelling sono a cura di Gabriele Rocchietta, mentre le voci sono di Gaetano Lizzio, Federico Melis, Flaminia Fegarotti e Daria Esposito, per la produzione audio realizzata da Studio Colosseo.
La presentazione del 15 giugno sarà l’occasione per presentare anche i primi riscontri forniti dai gruppi di utenti che, seguiti dallo staff museale, durante il mese di maggio hanno testato la nuova applicazione e i cui feedback si stanno rivelando molto importanti per calibrare al meglio un prodotto frutto di un lungo lavoro e composto da numerosi elementi tecnici e scientifici da curare nei minimi dettagli.