Festival Sanremo: verso i titoli di coda
Penultimo reportage di Ottavio Pisani.
Festival Sanremo: verso i titoli di coda
Secondo posto per Mirkoeilcane, vincitore a sua volta del Premio della Critica della sala stampa dell'Ariston.
La sala Lucio Dalla, quella riservata a radio e siti web, ha invece votato compatta al proposito per Alice Caioli.
Vittoria annunciata e meritata quella dell'artista romano in una gara - quella dei giovani - che negli ultimi anni mai aveva fatto registrare un livello qualitativo dei pezzi così alto.
Pezzi programmati con costanza già da mesi nelle radio grazie ad un regolamento di categoria che - a differenza di quello previsto per i big - non richiedeva la presentazione di brani inediti per la competizione.
Alice Caioli, Mudimbi, il vincitore Ultimo e Mirkoeilcane
I bookmakers puntano sul duo "Meta - Moro"
Ma si sa, a Sanremo si corre sempre il rischio di entrare papa ed uscire cardinale... quindi occhio anche ad Annalisa, Ron e Barbarossa.
Sembrano invece in calo le quotazioni del trio Vanoni, Pacifico e Bungaro e del sempre bravissimo ed originale Max Gazzè.
La musica è finita
Anzi, piuttosto quella diametralmente opposta de "La musica è finita" presentata proprio a Sanremo dalla Vanoni nel 1967 su testo scritto da Franco Califano ed Umberto Bindi.
La giornata viene vissuta da tutti gli addetti ai lavori più come un male necessario, in attesa del finalone, che altro.
Quasi tutti i set televisivi presenti nella città dei fiori vengono smantellati.
La programmazione nel week-end è infatti su tutte le reti in gran parte diversa da quella dei giorni feriali.
Ad una certa ora del pomeriggio inizia anche a sbaraccare qualche TIR allestito da studio radiotelevisivo, presidiato nello specifico prevalentemente da tecnici e maestranze che non vedono l'ora di fare rientro a casa.
Delle improbabili sirenette e dei sirenetti versione toy-boy che con le loro fasce tricolori avevano dato una note di colore ai lunghi pomeriggi festivalieri, neppure l'ombra.
Rientrati alle loro basi, mi piace immaginarli al bar del paese.
A raccontare e a millantare a parenti ed amici dallo sguardo ammirato ed un pò in soggezione, di avere vissuto in prima persona la kermesse, toccando per un attimo il cielo con un dito.
In attesa - naturalmente - di tornare a gareggiare in futuro in qualche sala da ballo di secondo piano.
Cantanti defilati
In questa atmosfera artistica decadente, la maggior parte dei cantanti se ne sta ben ben blindata in albergo. rilasciando interviste col contagocce.
Anche a teatro, cuore pulsante del'evento, non si effettuano prove generali, ma solo quelle degli ospiti della serata.
A caccia di celebrità
Di un vecchio protagonista del passato o peggio ancora di un opinionista televisivo scelto in base a non si capisce quali competenza specifica.
Ieri ad esempio, mi è capitato di asssitere ad una caduta rovinosa di una signora non più giovane nei pressi del Palafiori lanciata all'inseguimento di un inutile Raffaello Tonon.... Che aveva pure il coraggio di evitare il contatto con i fan!
Per identificare al meglio questa migrazione spontanea ed inoffensva - trasformata viceversa in proficua occasione lavorativa dai commercianti matuziani che si sono inventati il weekend all'insegna dei "Saldi di Gioia!" - userò al proposito un paragone in pieno stile Quark, trasformandomi per un'istante nel vostro Piero Angela.
Andrea Delogu - Radio 2 Rai e conduttrice Strakult - idolo in Balaustra
Forza bianche casacche
Anche a quasi 300 chilometri di distanza sarò comunque con la mente lì con loro, a partire dalle ore 15,00.
Sanremo sarà anche Sanremo.... ma la Pro è davvero tutta un'altra cosa!