Borgo d'Ale attende il ritorno dell'affresco di San Michele Arcangelo
L'opera si trova da anni negli uffici della Soprintendenza
Il Comune di Borgo d'Ale ha inviato la richiesta in Soprintendenza per rivedere il ritorno dello "strappo d’affresco" raffigurante il San Michele Arcangelo nella chiesa romanica in Clivolo. Attualmente l'affresco si trova esposto negli uffici della Soprintendenza, ma il sindaco Pier Mauro Andorno sta combattendo una lunga battaglia per far tornare a risplendere in paese l'opera artistica.
Opera dal valore immenso
“Anni addietro- spiega Andorno – abbiamo saputo che l'affresco di S. Michele di Clivolo, dopo essere stato rimosso nel periodo di restauro dell' omonima Chiesa romanica, si trovava presso la Soprintendenza ai Beni Architettonici di Torino appeso alla parete di un ufficio di Palazzo Chiablese. Ebbene questo affresco si trovava al centro dell'abside della nostra chiesa di Clivolo, da dove venne staccato durante i restauri del 1969 e ora intendiamo richiedere il suo ritorno”. L'opera raffigura San Michele mentre lotta contro il male e trafigge il maligno. Ha le ali ben aperte e appare difeso da una splendida e lucente armatura con bordi dorati. Il santo pesa le anime dei buoni e dei cattivi e questi ultimi sono insidiati dal demonio, raffigurato con sembianze animalesche. “L'opera- precisa Andorno - mostra alcuni legami con la pittura subalpina, in particolare nel volto e nella scelta dell'elmo dell' armatura, come nella scena di medesimo soggetto del pittore Aimone Duce a Villafranca Sabauda, il che induce gli studiosi a ritenere l'affresco del secondo quarto del secolo.Si tratta di rappresentazioni fantastiche del male, secondo l'iconografia classica di carattere medioevale". Ora gli uffici comunali borgodalesi attendono la risposta della Soprintendenza. “Sono ormai sei anni che lottiamo e speriamo di aver il via libera definitivo per il suo ritorno in paese” conclude Andorno.