Gente: al Museo Borgogna il Balletto Civile
Domenica 20 novembre per la stagione di Officina Anacoleti ballerini mischiati al pubblico daranno luogo a improvvise performance.
Nella foto una delle precedenti performance.
Nuovo appuntamento della stagione di prosa di Officina Anacoleti il cui titolo è “Motus” accompagna il movimento della rappresentazione verso luoghi convenzionalmente “non teatrali”, eppure deputati ad accogliere performance come quella che andrà in scena fra le sale del Museo Borgogna domenica 20 novembre: “Gente (fuori-tempo)” che è appunto uno spettacolo itinerante per luoghi insoliti.
La performance curata dalla compagnia Balletto Civile guidata da Michela Lucenti si diverte a far vivere luoghi non convenzionali e questa volta tenta di mimetizzarsi tra le opere museali del Borgogna. Ingresso 20 euro. È obbligatoria la prenotazione attraverso il sito anacoleti.org (prenotazione spettacoli), oppure scrivendo a spettacoli@anacoleti.org o telefonando ai numeri 335.5750907 - 389.2116858
Performer mescolati ai visitatori
I performer si aggirano e si confondono tra la gente, come schegge danzanti dentro la routine. Il sax Dimitri
Grechi Espinoza indirizza il pubblico itinerante richiamando l’orecchio per catturare lo sguardo e dà ai danzatori ritmo e musica, irregolare, sincopata, jazz. La performance è diffusa e simultanea, ognuno sceglie l’angolo da guardare. È una danza di “situazione” quotidiana: al pubblico viene chiesto di seguire un percorso disseminato di situazioni e personaggi anomali. Una schiera di creature straordinarie al limite tra la realtà e la visione, presenteranno un’immagine insolita del luogo per renderlo un territorio in cui la realtà si incrina e le cose sono volutamente fuori-tempo.
Le "stazioni poetiche"
Le stazioni poetiche si creano inaspettatamente mentre il pubblico continua a camminare. Il barrito di un sassofono come un pifferaio contemporaneo si mescola ai rumori della città e rende il quotidiano il nostro palcoscenico.
C’è da perdersi fino alla fine quando il filo rosso emerge: un unico testo, un monologo interiore dal ritmo
serrato, detto per raccontare gli altri, la gente che ci circonda, la gente che siamo, la nostra gente.
Un’esplosione di corpi, da osservare in piedi, stupiti.
Non anticiperemo le mosse della performance, lasciando al pubblico il piacere della sorpresa e dell’immaginazione: c’è un messaggio per ognuno e un’azione da compiere, insieme, perché la vita, gente, è quello che succede ora.
Tre le repliche
Al fine di rendere più vivida l’esperienza dello spettatore sono state previste eccezionalmente tre repliche
con un numero limitato di partecipanti: si rende pertanto necessaria la prenotazione con l’indicazione dell’ orario prescelto tra le ore 15:00 / 16:30 / 18:00.
La scheda dello spettacolo
Dopo l'esperienza de L’IMPASTO Comunità Teatrale Nomade, Michela Lucenti nel 2003 fonda Balletto Civile, progetto artistico nomade animato da una forte tensione etica. Gli spettacoli di Balletto Civile hanno molteplici ispirazioni che vanno dalla rilettura, spesso irriverente, dei grandi classici del Teatro della Danza e della Musica (La Sagra della primavera di Stravinsky, le Troiane di Euripide, Il Pomeriggio del Fauno, etc.) passando dalla drammaturgia originale di autori italiani (Alessandro Berti, Maurizio Camilli, Silvia Corsi,etc.) fino alla messa in scena di grandi autori stranieri (L'Amore segreto di Ofelia di Steven Berkoff).
In questi anni Balletto Civile ha ricevuto diversi riconoscimenti per il proprio lavoro tra cui il Premio ANCT nel 2010 (per lo spettacolo Col sole in fronte scritto e interpretato da Maurizio Camilli con la messa in scena e scrittura fisica di Michela Lucenti) e nel 2012 (a testimonianza del lavoro di ricerca svolto da Michela Lucenti e la Compagnia).
Inoltre nel 2010 vince il CREOLE PRIZE, Progetto Europeo promosso dall'Università S.Chiara di Siena, con il
progetto L'Ala che ha portato alla creazione di diverse performance in cinque differenti paesi europei. Infine vanno ricordati il Premio Internazionale Roma Danza 2011 per lo spettacolo Il Sacro della Primavera (con l'invito per la creazione di una coreografia inedita per il Washington Ballet) e il Premio Mydream nel 2012 per lo spettacolo Generale!
Nel 2016 vince il Premio Hystrio Corpo a Corpo.
Nel 2017 con lo spettacolo Bad Lambs vince il Premio Danza&Danza come Miglior Produzione dell'anno.
Nel 2020 lo spettacolo M.A.D. Museo Antropologico del Danzatore vince il premio Rete Critica nella sezione Danza e immagini.
Ideazione e coreografia Michela Lucenti
creato e performato da Elena Ballestracci, Michela Calcari, Maurizio Camilli, Francesco Gabrielli,
Michela Lucenti, Alessandro Pallecchi, Paolo Rosini, Emanuela Serra, Giulia Spattini
sassofono live Dimitri Grechi Espinoza
produzione Balletto Civile