Il "Beverly" di Santhià torna all'asta ad un prezzo stracciato
La vendita pubblica si svolgerà nel prossimo mese di dicembre negli uffici del Tribunale di Biella
Torna all'asta la discoteca Beverly Hills di Santhià e questa volta il prezzo di vendita sarà di poco superiore ai 100mila euro. Il locale, conosciuto come “Sporting”, ha visto passare tra le sue sale i massimi nomi della musica internazionale come Ray Charles, Barry White, James Brown, Donna Summer, Grace Jones e Gloria Gaynor. «Il prezzo probabilmente non scenderà ulteriormente- spiega Italo Caucino, ex gestore del locale - in quanto stiamo parlando di uno stabile il cui valore iniziale superava i 4 milioni di euro. Ora è un acquisto alla portata di numerosi imprenditori, anche se la speranza è quella che possa acquistarla il Comune di Santhià per poterla lasciare come eredità ai nostri giovani». L'asta si svolgerà nel prossimo mese di dicembre negli uffici del Tribunale di Biella tramite un'asta senza incanto. «Il prezzo di vendita è molto basso e conveniente - spiega Caucino – inoltre la grande proprietà è venduta senza nessun debito nè pendenze quindi si può accedere a finanziamenti o mutui bancari a lungo termine rimborsabili in molti anni. Sarebbe una bella soluzione che permetterebbe di tornare a fare le grandi manifestazioni di Santhià. Sarebbe una grande occasione da non perdere. Su internet ci sono tutte le informazioni relative alla vendita, la descrizione dettagliata della grande proprietà e la grande storia dello Sporting, conosciuto in tutta l'Italia e anche negli Stati Uniti per i suoi concerti».
La risposta dell'amministrazione comunale
Solo qualche mese addietro la sindaca Angela Ariotti aveva fatto un intervento sui social proprio sulla possibilità di acquisto della struttura: una possibilità in realtà remota in quanto in questo periodo l'amministrazione comunale sta affrontando degli investimenti su altri fronti. «Il nostro Comune, come molti altri Comuni d'Italia- spiega Ariotti - riesce a far quadrare i conti con estrema difficoltà.Al momento la mancanza di un polivalente ci ha portato alla scelta di recuperare il nostro bocciodromo e il nostro sforzo è ora concentrato su questo fronte. Inoltre un Ente pubblico ha difficoltà ad acquistare un edificio privato».