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Cultura
Massimo Melotti, una vita per l'arte: venerdì al Museo Leone i ricordi degli amici
Un pomeriggio in cui interverranno amici e compagni di strada del compianto critico vercellese.
Nella foto di Helmut Newton, scelta per la locandina della manifestazione, "La manica lunga", immagine del 1999 scattata al Museo d'Arte Moderna di Rivoli.
Massimo Melotti è mancato nel marzo del 2021, lasciando nel mondo dell'arte vercellese e italiana un'eredità d'impegno costante per la promozione degli artisti, la crescita delle istituzioni artistiche e la costruzione di una cultura del contemporaneo.
A Vercelli, giovane studente, aveva fatto nascere con altri temerari "Studio Dieci", un centro culturale che ha portato una ventata di novità e che è tuttora attivo, dopo aver festeggiato i 50 anni di vita. Poi Melotti era diventato un nome importante a livello nazionale.
L'evento
Venerdì 14 ottobre alle 17.30, il Museo Leone di Vercelli, Corridoio delle Cinquecentine, verrà ricordato da tanti compagni di viaggio con l'evento: "Massimo Melotti. Una vita per l’arte", un pomeriggio in ricordo del critico d’arte vercellese.
Critico di grande spessore
Melotti, intellettuale e critico d’arte di grande spessore, acuto osservatore ed interprete dei fenomeni contemporanei, apprezzato docente dell’Accademia Albertina di Torino, collaborò anche con il Castello di Rivoli e la Fondazione Pistoletto. Curatore di molte fortunate mostre fu autore per l’Enciclopedia Treccani e Il Giornale dell’Arte.
Le mostre al Museo Leone
Al Museo Leone curò alcune fortunate esposizioni tra cui l’ultima, dedicata all’incisore vercellese Armando Donna dal titolo "Il Bulino di Armando Donna. Opere dagli Anni 30 agli Anni 50", tenutasi nell’autunno del 2017.
Le testimonianze
Parteciperanno al ricordo, di persona o attraverso la proiezione di brevi filmati o più semplicemente attraverso messaggi scritti, i compagni e gli amici (vercellesi e non solo) di una vita di lavoro: Studio Dieci, Radio City, Giorgio Tacchini Editore, Castello di Rivoli, Fondazione Pistoletto, Asilo Bianco, Accademia Albertina, L’età della Finzione, Il Giornale dell’Arte, Alessandro Bergonzoni.
