Lutto nell'arte

Addio al pittore Gianfranco Alessio: il ricordo dell'amico Massimo Paracchini

Amava dipingere ritratti dei grandi divi del Cinema americano, di cui era un grande intenditore.

Addio al pittore Gianfranco Alessio: il ricordo dell'amico Massimo Paracchini
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Nelle foto l'artista vicino alle sue opere, con Paracchini e insieme anche a Nelson Bozzini.

Gianfranco Alessio è stato un pittore originale, si era specializzato nella ritrattistica e i suoi soggetti erano i divi del grande cinema che fu: "le mie non sono mai fotografie - aveva spiegato un una delle interviste che Notizia Oggi Vercelli gli aveva dedicato negli anni - cerco sempre di andare oltre, di cogliere gli sguardi e l'anima che c'è dietro».

Mancato a 78 anni

L'artista è mancato all'età di 78 anni nei giorni scorsi, ha lasciato gli adorati Roberto, Paola, Roberta e Paola con le rispettive famiglie.

A ricordarne compiutamente la figura è l'artista Massimo Paracchini, che ne apprezzava la vena artistica e lo aveva spronato a continuare la sua ricerca espressiva, curando anche alcune sue personali.

Ecco alcuni passaggi di un ampia biografia redatta da Paracchini.

Chi era Gianfranco Alessio

Gianfranco Alessio è stato a Vercelli una vera rivelazione nella ritrattistica di personaggi famosi del grande schermo.
Lo incontrai per la prima volta nella Galleria Nelson Cornici in via W. Manzone n.55, a Vercelli l’unica vera fucina di grandi artisti, ma anche luogo d’incontro e di scambio di idee e di confronto, centro d’attrazione culturale non solo di artisti, ma anche d’intenditori o di semplici appassionati d’arte.

In questo luogo particolarmente stimolante nacque subito una bella amicizia, fondata sulla comune passione per l’arte e la ricerca artistica, promossa costantemente dal grande gallerista Nelson Bozzini, vero mecenate dell’arte.

Le mostre alla Galleria Nelson

Gianfranco cominciò così ad esporre le sue pregevoli opere nella Galleria Nelson Cornici, sempre spronato dal gallerista a migliorarsi.

In lui coesistevano due aspetti complementari, l’artista e l’uomo colto, il grande conoscitore del cinema internazionale con una preferenza per quello americano dagli anni ’50 ad oggi e dell’arte, da quella classica a quella contemporanea, sempre attento alle novità, agli artisti più recenti che sapeva analizzare con spiccato spirito critico.

Ho poi avuto la fortuna di seguire e di presentare anche un paio di sue mostre personali, sempre presso la Galleria Nelson Cornici, dove ha esposto tutte le sue pregevoli opere di ritrattistica in cui ha saputo fermare su ogni tela l’attimo più intenso di un volto grazie alla sua ricerca inesauribile, con notevole perizia nel disegno, con osservazione sempre acuta e capacità espressiva non comuni nel panorama artistico attuale; ha saputo far rivivere con maestria i miti del grande cinema con tratto sicuro e personale, trasfigurando la semplice immagine fotografica per trasformarla in vera arte.

L'indagine psicologica dei divi

Grazie ad uno studio continuo e approfondito del disegno e ad un’acuta indagine psicologica del personaggio, ci ha presentato i volti internazionali più celebri del cinema e della musica, cogliendoli nelle loro espressioni più significative e più caratterizzanti.
Gianfranco Alessio ci ha lasciato così una galleria di ritratti, tutti ben riusciti grazie ad una pennellata ben dosata e raffinata, ad un’ottima resa cromatica e ad un’attenzione ai particolari espressivi di ogni volto, dimostrando sempre grande concentrazione e impegno in ogni sua nuova opera.
Ricordo il suo volto felice e sorridente, quando insieme partecipammo ad un concorso di pittura presso la casa di Cesare Pavese a Santo Stefano Belbo, in una giornata di sole di fine settembre di qualche anno fa.

Massimo Paracchini

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