Cavaglià, “Lo stop all'inceneritore è una vittoria per l'ambiente”
Movimento Valledora sottolinea l'importanza del ritiro del progetto
Riceviamo e pubblichiamo
La notizia è datata 5 settembre ed è che il progetto dell'inceneritore per rifiuti speciali non pericolosi depositato nel luglio del 2021 in Provincia di Biella è stato ritirato.
La lettera della Life Company A2A è del 31 agosto, protocollata il 2 settembre e pubblicata sul sito della Provincia di Biella il 5.
Dal giorno si è parlato, anziché della notizia del ritiro, del fatto che la medesima azienda presenterà un altro progetto per un inceneritore nello stesso sito (o li vicino).
E' vero che nella lettera del ritiro l'ex proponente dichiara che presenterà un nuovo progetto, trasformandosi così in neo proponente, ma è solo un annuncio (o forse una minaccia).
Il ritiro del progetto
Il ritiro del progetto da parte del proponente è da considerarsi un ko tecnico. Lo è in quanto non è riuscito a derogare dalla pianificazione regionale sul trattamento dei rifiuti. Aveva, infatti, presentato il progetto per un inceneritore per rifiuti speciali non pericolosi, quindi rifiuti industriali, chiedendo il parere alla sola Provincia di Biella. In realtà buona parte dei rifiuti che vorrebbero bruciare sono rifiuti urbani trattati, ovvero già processati negli appositi impianti e, dopo essere stati selezionati, quelli non riciclabili verrebbero inviati all'incenerimento. Questi rifiuti selezionati, quindi “trattati”, l'azienda li faceva rientrare tra i rifiuti industriali, ma le normative li considerano rifiuto urbano a tutti gli effetti e quindi chi deve esprimersi nel merito è la Regione Piemonte, titolata della programmazione. Il nuovo Piano Regionale è in discussione proprio adesso, si chiama PRUBAI (Piano regionale di gestione dei Rifiuti Urbani e di Bonifica delle Aree Inquinate). Se ne deduce che finché non verrà approvato il nuovo Piano, non sarà possibile iniziare l'iter per un nuovo eventuale impianto a Cavaglià.
Noi non ci illudiamo pensando che non sia nelle intenzioni della multiutilty perseverare nel volere un inceneritore a Cavaglià, certamente è coerente con la strategia industriale e insistera'. Come dire: il privato fa il privato, il pubblico fa il pubblico e l'informazione dovrebbe informare.
Questo “ko tecnico” è frutto del lavoro di tecnici, avvocati e consulenti di cui ci siamo avvalsi nel procedimento. Un apporto importante che ci ha consentito di arrivare al risultato sperato. Ci hanno insegnato molto e pensiamo che, loro sì, facciano bene il loro mestiere. Siamo pronti a nuove sfide, per quanto preferiremmo ragionare, come abbiamo già scritto, di un altro futuro per il nostro territorio.
Anna Andorno
Movimento Valledora