Vasto cordoglio in città per la scomparsa di Umberto Negri
Vasto cordoglio in città per la scomparsa di Umberto Negri. L’uomo, molto conosciuto a Trino, è mancato l’11 agosto, all'età di 89 anni. Tutti però lo conoscevano con il nome di Erminio. Erminio era il nome di suo fratello maggiore, che non ha mai conosciuto perché morto prematuramente all'età di cinque anni. Erminio era trinese "doc".
Nato nel 1932, faceva parte di quella generazione che ha visto la guerra ed i suoi orrori. Poi il dopoguerra, la lenta e difficile risalita con orgoglio e determinazione. Erano gli anni del Grande Torino, del quale era tifoso, di Coppi e di Bartali. È stato, insieme a tanti altri, uno degli artefici del "miracolo economico " degli anni ‘60. Ha visto l'uomo sulla luna, ha vissuto gli anni di piombo, la "Milano da bere" e la crisi della politica per via delle inchieste degli anni ‘90. Una vita comunque lunga e serena, dedicata alla famiglia ed al lavoro di rappresentante di generi alimentari.
La passione per le bocce
La sua grande passione era il gioco delle bocce, sport nel quale si laureò campione italiano nel 74 nella specialità a squadrette con Croce, Domenico Morando e Alessandro Serra. Giunto alla pensione, ha potuto dedicarsi ai due nipoti, Alessandro e Lorenzo, che adorava. «Ha avuto la fortuna -commenta il figlio Massimo- di vederli crescere fino alla maggiore età e di contribuire, con gli altri nonni, a farne uomini e cittadini, consapevoli dei propri diritti ma soprattutto dei propri doveri. Un male incurabile lo ha colpito nella primavera».
L'importanza degli anziani
Il figlio Massimo, alle esequie in Parrocchia, ha voluto ricordare a tutti l'importanza di non abbandonare gli anziani. «Sottrarre qualche ora ai social e a internet per dedicarsi a loro – commenta ancora Massimo - dà un senso alla nostra vita. Gli anziani rappresentano non solo il nostro passato, essi rappresentano anche il nostro presente ed il nostro futuro. Ricordiamolo». Erminio Negri lascia la moglie Graziella.