Profughi Piazza Mazzini - la Lega: "Chiariamo alcune storture"

Profughi Piazza Mazzini - la Lega: "Chiariamo alcune storture"
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Nella foto di repertorio alcuni profughi che stazionano in piazza Mazzini.

Il segretario cittadino della Lega, Gian Carlo Locarni, che è anche assessore comunale, invia una lunga riflessione in merito alla nota questione, tuttora irrisolta dopo circa tre anni, sullo stazionamento di profughi in piazza Mazzini.

"Chiariamo alcune storture"

Lega Vercelli: chiariamo alcune storture sulla questione “migranti economici” presenti in piazza Mazzini. “Alla luce del dibattito sorto sulla vicenda dei migranti economici, perché di questo si tratta, presenti in Piazza Mazzini, riteniamo giusto intervenire per sgombrare il campo da alcuni equivoci che, a nostro modo di vedere, rischiano di condizionare negativamente una seria riflessione.

"Messe in campo tutte le azioni possibili"

In primo luogo intendiamo chiarire, se mai ce ne fosse bisogno, che l'attuale amministrazione comunale ha finora messo in campo tutte le azioni e tutti gli strumenti di cui un ente locale, come il nostro, può disporre in tale ambito.

Al tempo stesso ci chiediamo però se anche gli altri Enti Istituzionali possano dire altrettanto, considerato che l'accoglienza dei migranti non è materia riguardo alla quale i Comuni abbiano una competenza ordinaria.

I migranti stanziati in Piazza Mazzini, qualunque sia la ragione del loro arrivo qui a Vercelli, meritano il nostro rispetto e la nostra solidarietà: sono infatti anche loro vittime di un sistema di male gestione, o meglio, di una totale assenza di gestione e contrasto del fenomeno migratorio clandestino da parte delle autorità governative, in primis il Ministero degli Interni.

"Non si possono chiedere comportamenti contrari alla legge"

Tutto ciò non può tuttavia portare a giustificare o a condividere richieste di atti, comportamenti o azioni amministrative contrarie ai canoni e ai procedimenti stabiliti dalla legge, specialmente se assunte da Enti che non sono competenti in materia.

Semmai questa vicenda incresciosa, visibile agli occhi di tutti, certifica in tutta evidenza la condotta fallimentare, dal punto di vista politico, dell'attuale Ministro degli Interni.

Non è superfluo a tal proposito ricordare che il Comune di Vercelli stanzia nel bilancio annuale un importo pari a circa tredici milioni di euro per le politiche sociali, risorse grazie a cui sono poste in essere misure di sostegno a beneficio delle persone cosiddette fragili o semplicemente in difficoltà. Tali risorse, in buona misura finanziate con i proventi delle tasse versate dai cittadini vercellesi, sono finalizzate a dover garantire un aiuto e un sostegno concreto principalmente ai residenti e ai cittadini vercellesi meritevoli.

Vale la pena infine sottolineare come la presa in carico di possibili minori non accompagnati o presunti tali, visto che non sono provvisti di documentazione che ne attesti la veridicità, comporta un esborso di circa 110 euro ak giorno a carico dell’ente locale, spesa che solo parzialmente è compensata per l’appunto dal Ministero, lasciandone quasi la metà a carico del bilancio comunale.

Spesa che, gioco forza, dovrà quindi essere, nel caso di presa in carico di un minore non accompagnato, finanziata mediante il ricorso a ulteriori stanziamenti di risorse extra bilancio.

"Interessato il sottosegretario Molteni

Di questa vicenda abbiamo interessato il sottosegretario al ministero degli interni On. Nicola Molteni. Purtroppo parrebbe infatti non essere una vicenda soltanto vercellese.

In conclusione auspichiamo che la nuova maggioranza parlamentare, che sarà democraticamente eletta il prossimo 25 settembre, dia vita ad un governo che, quantomeno in tema di politiche migratorie, mostri una visione diversa, capace di coinvolgere maggiormente e più efficacemente l'Unione Europea, coniugando il rispetto della legalità con il principio di solidarietà, diametralmente opposta a quella rappresentata dall'attuale compagine ministeriale di vertice, tutta tesa invece, con un buonismo di facciata, a nascondere o a fare finta che il problema non esista".

Considerazioni doverose

Sarebbe utile conoscere, nel dettaglio, le azioni effettuate in tre anni dal Comune di Vercelli a sostegno di queste persone, a noi risultano solo interventi marginali e sporadici e che il peso dell'accoglienza sia gravato quasi totalmente su privati e associazioni solidali.

Sulla competenza è una questione risibile. Un Comune può fare molto, se vuole, in qualsiasi contesto che riguardi la città, come in questo caso, rispettando le leggi, ovviamente.

Se c'è la volontà le modalità operative si trovano, se non si vuole, invece, ci si trincera dietro le competenze.

Che poi l'emergenza migranti nel suo insieme vada gestita diversamente da come è oggi dal Governo è tutta un'altra questione politica su cui le opinioni, del resto, sono contrapposte.

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