Iren: i sindacati temono che le sorti si decidano a Roma

Le organizzazioni sindacali hanno discusso il tema con il sindaco Maura Forte.

Iren: i sindacati temono che le sorti si decidano a Roma
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Le organizzazioni sindacali hanno discusso il tema con il sindaco Maura Forte.

Accordi sindacali da prendere a Roma, tagliando fuori le realtà territoriali: questo il timore espresso dalle organizzazioni sindacali di categoria di Cgil, Cisl e Uil per quanto riguarda Iren e Atena. «Il 4 gennaio scorso, le rsu aziendali di Iren, unitamente alle organizzazioni sindacali e al segretario regionale della Filctem Cgil Elena Palumbo, hanno incontrato la sindaca di Vercelli, Maura Forte, a seguito della decisione, assunta unilateralmente da Iren, in tema di recesso degli accordi aziendali. Anche per Atena, che fa parte del gruppo Iren, il gruppo ha comunicato di voler aprire una trattativa per “armonizzare” gli accordi aziendali contrattuali di 2° livello – spiegano i sindacati - la preoccupazione è che vi sia la volontà di accentrare tutta la trattativa di secondo livello a livello centrale (Roma), tagliando fuori i livelli territoriali e la vera contrattazione aziendale. Un'altra preoccupazione manifestata alla sindaca è un possibile depotenziamento di Atena e il mancato rispetto delle promesse assunzionali fatte nel 2016 e previste dal relativo piano industriale». La prima cittadina ha rassicurato i sindacati per quanto riguarda il rispetto degli accordi e ha escluso la possibilità di trasferimenti in altre strutture Iren del personale Atena. Forte si è detta inoltre disponibile ad attivarsi per verificare le volontà effettive di Iren in materia. «Le OO.SS., pur riconoscendo la volontà e l’impegno della Sindaca di Vercelli di attivarsi al fine di fornire i necessari chiarimenti, restano  preoccupate per l’atteggiamento di IREN che pensa di poter agire senza il confronto con il Sindacato – proseguono le sigle sindacali - se questo atteggiamento non dovesse cambiare, l’unica risposta sindacale possibile sarà la mobilitazione di tutto il gruppo Iren e delle sue partecipate, con eventuali conseguenti disagi per gli utenti dei servizi a rete».

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