Sciopero generale: il 30 maggio la scuola si ferma
Proclamato dalle Organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL.
All’indomani delle elezioni per le Rsu, che hanno visto un milione di lavoratori dare la loro fiducia alle Organizzazioni sindacali, il governo, fingendo di ignorare il ruolo della contrattazione, modifica le norme sul reclutamento e la formazione dei docenti con il DL 36 del 30 aprile 2022.
Il nuovo itinerario
Il nuovo itinerario finalizzato alle assunzioni prevede un percorso abilitante di 60 crediti formativi, aggiuntivi a quelli ottenuti durante la carriera di studi e il cui costo sarà a totale carico dei precari, che consentirà di accedere al concorso pubblico, al temine del quale verrà stipulato un contratto di lavoro a tempo determinato, trasformato in tempo indeterminato solo dopo il superamento del periodo annuale di prova.
Per i non abilitati che vantano 3 o più anni di servizio nella scuola, rimane la riserva del 30% di posti, che diventerà operativa solo se ci saranno cattedre residue.
Formazione e aggiornamento dall'A.S. 2023/24
Dall’anno scolastico 2023/24 il sistema di formazione e aggiornamento avrà corsi di durata triennale, erogati dalla costituenda Scuola di Alta Formazione del sistema nazionale pubblico di istruzione.
La nuova invenzione del ministro Bianchi sarà guidata da un presidente, un comitato d’indirizzo e un comitato scientifico; un nuovo costoso carrozzone.
Il bonus una tantum erogato ai “bravi docenti” che completeranno il percorso triennale sarà finanziato tagliando le cattedre, i fondi destinati alla card docenti per la formazione e le risorse per l’autonomia destinate alle scuole.
Siamo di fronte a una legge 107, quella della “buona scuola”, riverniciata.
Si sottraggono risorse al rinnovo contrattuale, riducendo il salario accessorio di tutti i lavoratori, per destinarle ad una formazione decisa unilateralmente, che invade il campo contrattuale di salario e carriera, mentre ancora una volta non si prevede alcuna stabilizzazione per i precari .
Ecco perché il 30 maggio facciamo sentire la nostra protesta
Le segreterie provinciali di FLCCGIL, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Gilda Unams, Snals Confsal CHIEDONO:
• lo stralcio dal decreto di tutte le materie di competenza contrattuale
• l’avvio immediato delle trattativa per il rinnovo del Contratto Nazionale di lavoro fermo al 2009
• l’implementazione delle risorse per la revisione dei profili ATA
• la revisione dei parametri per la formazione degli organici e la riduzione del numero di alunni per classe
• modalità specifiche di reclutamento e stabilizzazione per chi vanta almeno 3 anni servizio
La 107 era stata vanificata da interventi in ambito contrattuale dopo uno storico sciopero generale.
È arrivato il momento di fare sentire nuovamente la nostra voce.