CRONACA: tutto il mondo del calcio per l'addio a "Cianin" Pantaleone
Una folla di ex giocatori e dirigenti alle esequie di questa mattina a Santhià
Una folla di ex giocatori e dirigenti alle esequie di questa mattina a Santhià
È stato accolto nel suo campo sportivo «Fabio Pairotto» da molti tra dirigenti, allenatori e giocatori del Santhià Calcio degli anni passati, prima dei funerali in chiesa parrocchiale. Grande commozione dunque per l'ultimo saluto all'allenatore Luciano Pantaleone, per tutti «Cianino», oggi pomeriggio. Il feretro nella collegiata di Sant'Agata è stato portato da ex giocatori delle leve '62-'63 mentre all'uscita sono stati i ragazzi delle annate '88-89 ad accompagnarlo. Toccante il ricordo letto a fine funzione da Giuseppe Ghigo, già presidente e dirigente granata, “a nome di tutti gli amanti del calcio dilettantistico”: «Ciao Luciano, Ciano, Cianin per gli amici. Hai scritto pagine di storia del calcio prima come calciatore e poi come allenatore: semplice e umano il tuo modo di preparare i ragazzi e di renderli protagonisti. Tecnico, preparatore, e quando serviva, severo, costruttivo educatore delle regole. Il tuo nome nel gioco del calcio è una bandiera indissolubile, legata alla storia di questo sport, dalle vecchie origini, santhiatesi e vercellesi. Una bandiera semplice e umana, appassionante e appassionato, preparatore di tanti e tanti giovani calciatori, educato e schivo. Sei stato anche collaboratore instancabile con i dirigenti, sempre pronto a fornire suggerimenti. “Ciano”, hai regalato “vita ai giorni” non potendo regalare giorni alla vita. Ora continua a seguirci nei campi dove generazioni ti hanno voluto bene, con tanti altri amici. Caro Luciano, sarai sempre in mezzo a noi!!!». Luciano Pantaleone adesso riposa nel cimitero cittadino di Santhià. In sua memoria (unitamente al ricordo di Giuseppe Rizzo, grande appassionato di calcio santhiatese scomparso il giorno di Natale) gli ex giocatori del Santhià delle leve '62-'63 e '72-'73 hanno raccolto fondi da devolvere all'ospedale Regina Margherita di Torino per la cura dei bambini malati di cancro. (M.S.)