Guerra e Liberazione al Belvedere: un bellissimo documentario Cnos-Fap
Nel bombardamento del 28 maggio 1944 il quartiere e il rione Canadà subirono pochi danni, nel video se ne spiegano le ragioni.
Nella foto tratta dal video le truppe partigiane transitano dal Belvedere nel giorno della Liberazione.
D.B. Production ha appena terminato un nuovo documentario. D.B. sta per Don Bosco, il Santo dei giovani che certamente se avesse avuto You-Tube i i social li avrebbe usati!
Questa volta il TG del Cnos-Fap del Belvedere ha realizzato un'edizione straordinaria legata al 25 aprile e che proponiamo in anteprima, a breve sarà sui canali della scuola salesiana vercellese.
Il documentario contiene immagini rare della seconda guerra mondiale, avute grazie alla collaborazione con "La Rete".
28 maggio 1944: il miracolo di don Bosco
Si parte con una data 28 maggio 1944. Una domenica come tante al "Belvedere"... ma con un squadriglia di bombardieri alleati pronti a bombardare le aree strategiche della città, la ferrovia, che passa a pochi metri dalla chiesa del Sacro Cuore.
Legate al "titolo" immagini delle visite al rifugio anti aereo di piazza Cavour, che i ragazzi del Cnos-Fap hanno potuto visitare in occasione della recente iniziativa de "La Rete". I ragazzi raccontano poi ciò che hanno imparato dal programma scolastico e anche dalle attività svolte per "girare" il video, con immagini storiche, legate anche alla resistenza e al giorno della Liberazione, con un "focus" particolare sul quartiere che sorge vicino al cavalcaferrovia. Non è il caso di spoilerarne il contenuto ma possiamo dire che una delle storie è davvero incredibile. Un pilota di un bombardiere, un americano, fu di stanza a Vercelli a fine conflitto e volle visitare il complesso Salesiano, svelando che fu proprio la croce della chiesa a dissuaderlo dal colpire l'area. Una storia che poi una signora del rione , Gina Vilfredini, ha raccontato a Flavio Ardissone ed ai suoi ragazzi, ed è una delle scene più interessanti.
Un video che dura 13 minuti, ma che vale la pena guardare con attenzione.
I video come strumento educativo e di socializzazione
Flavio Ardissone, che è docente e responsabile marketing dell'istituto Conos Fap, di racconti e di cinema se ne intende assai.
La modalità "video" si è sviluppata al "Belvedere" nel lock-down, quando non c'era altro modo per vedersi, passare un po' di tempo insieme, mettere a frutto il "tempo sospeso". E' un'attività extra programma dei corsi, che coinvolge un gruppetto di ragazzi che sono naturalmente quasi tutti "nativi digitali", sanno quindi già come districarsi.