Arte vercellese

Balliano invitato alla Biennale Internazionale di Venezia

Il pittore vercellese protagonista alla 59a edizione della conosciutissima mostra d'arte.

Balliano invitato alla Biennale Internazionale di Venezia
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Balliano invitato alla Biennale Internazionale di Venezia. Tra i protagonisti di questa 59a edizione della Biennale di Venezia il pittore vercellese Ezio Balliano che è stato selezionato dal gallerista e critico d'arte Luciano Carini in occasione della Triennale di Roma e chiamato a Venezia dal curatore di una delle mostre tematiche, Daniele Radini Tedeschi, noto critico d'arte e scrittore. «Si è trattato di un invito inaspettato - commenta Balliano -ma che mi ha riempito di orgoglio e soddisfazione. La partecipazione a questa manifestazione, sicuramente una delle più importanti al mondo, rappresenta l'ideale coronamento di una carriera artistica lunga 50 anni e di una vita intera dedicata all'arte». L'artista vercellese presenta la sua importante opera "Luci in risaia" (un olio su tela di grandi dimensioni, 100x 120 cm. dell'inizio degli anni '90) nella sezione Identity Collective, un gruppo eterogeneo di artisti costituitosi appositamente per questa occasione per approfondire, usando il linguaggio dell'arte, l'affascinante e particolarmente attuale tema “Unknown that does not terrify” (un'incognita che non spaventa), nella mostra presso il Padiglione Nazionale Grenada, "Giardino Bianco Art Space”.

Ezio Balliano

Nato a Vercelli nel 1956, Balliano ha debuttato nel 1978 con la sua prima personale. Ha al suo attivo numerose mostre, ha vinto premi e conseguito riconoscimenti in Italia e all'estero, sue opere sono patrimonio di musei e importanti collezioni pubbliche e private. Gestisce a Vercelli lo Studio d’Arte 256. La sua produzione è caratterizzata da opere di impronta futurista, dai colori delicati e poetici, immerse in una foschia irreale di un universo pittorico fatto di esattezza stilistica e di illusione, di razionalità e di intuizione, di sogno e realtà.

L'opera in lizza

Sulle tematiche oramai classiche del paesaggio della sua terra, Balliano sviluppa una lettura del soggetto diversa e nuova, dedicando grande attenzione agli aspetti più fuggevoli della realtà, determinati dal mutare della luce, sempre attento a cogliere le sfumature più suggestive in una continua reinvenzione: elemento decisivo dell’arte. «Si tratta di un'opera - spiega - a cui sono particolarmente affezionato e che si ricollega molto bene al tema della mostra; la tavolozza è evanescente e sognante, i rosa diventano azzurri che diventano grigi quasi senza soluzione di continuità generando atmosfere brumose da cui emergono isolati elementi pittorici. Avvolto nel manto protettivo della foschia, ritorna prepotente il motivo antico della solitudine, quella solitudine amata e odiata da ogni artista, una solitudine che angoscia forse, ma in qualche caso sa anche esaltare, che conduce un animo sensibile alla scoperta della verità, in un viaggio dentro se stessi alla ricerca di radici e identità, ma anche, e soprattutto, metafora della vita alla ricerca di nuove emozioni, di libertà di esprimersi, di pace interiore».

La storia della Biennale internazionale d'arte di Venezia

A far nascere la Biennale d'Arte fu un gruppo di intellettuali veneziani nel 1895 con l'obiettivo di stimolare l'attività artistica e il mercato dell'arte, guadagnandosi fin da subito un ruolo di primissimo piano tra le rassegne d'arte di respiro internazionale promuovendo le nuove tendenze dell'arte contemporanea e, allo stesso tempo, proponendo secondo rinnovate prospettive opere e autori di ogni epoca. La Biennale ha contribuito e contribuisce a generare e sviluppare il "pluralismo di voci" che la caratterizza fin dalla sua nascita. Negli anni si è arricchita delle sezioni architettura, musica, teatro, danza e soprattutto cinema, con l'assegnazione del prestigioso Leone D'oro. Biennale di Venezia

L'edizione 2022

Curatrice dell'edizione 2022 è Cecilia Alemani, prima donna italiana a rivestire questa posizione, con l'obiettivo dichiarato "di dare voce ad artiste e artisti per realizzare progetti unici che riflettano le loro visioni e la nostra società”. La rassegna sarà aperta al pubblico da sabato 23 aprile a domenica 27 novembre negli splendidi spazi dell’Arsenale e dei Giardini che, oltre al Padiglione Centrale, ospiteranno i 29 padiglioni di paesi stranieri, alcuni dei quali ideati e realizzati da celebri architetti. All’appuntamento prenderanno parte 213 artisti (dei quali 26 italiani) provenienti da 58 nazioni, e saranno 1.433 le opere esposte. La mostra sarà inaugurata ufficialmente il 22 aprile 2022 alle ore 16,00 e resterà aperta al pubblico dal 23 aprile al 27 novembre 2022 presso il Padiglione Nazionale Grenada, Il Giardino Bianco - Art Space (via G.Garibaldi, Castello 1814, Venezia).

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