Cosa fare a Vercelli e dintorni: gli eventi dal 4 al 6 marzo 2022
Dal teatro alla musica e il prolungamento delle mostre di Francesco Messina.
Nella foto i protagonisti del lavoro "L'inizio del buio" in programma venerdì da Officina Anacoleti.
Da Vermicino alle Br
Quando il Teatro è vero teatro è sempre attuale, ed è il caso del lavoro «L’inizio del buio», che parte da un dramma italiano, il pozzo di Vermicino, quando è nata «La televisione del dolore» ed alttre oscure ombre della nostra storia. L’appuntamento è per venerdì 4 marzo alle ore 21, sul palco dell’«Officina Anacoleti».
Il testo teatrale è tratto dall’omonimo romanzo di Walter Veltroni. E’ un racconto emozionante e coinvolgente attraverso le voci di Sara Valerio e Giancarlo Fares, di due storie fortemente radicate nella memoria degli italiani che, caso ha voluto, si sono svolte negli stessi giorni: la vicenda di Alfredino Rampi e quella di Roberto Peci. Un racconto che chiede di riflettere sull’ingresso prepotente nelle nostre vite della televisione.
È il 10 giugno 1981. A Vermicino, un bambino romano di sei anni, Alfredino Rampi, cade all’interno di un pozzo artesiano di soli venti centimetri, nel quale rimarrà imprigionato fino alla infausta scomparsa.
A San Benedetto del Tronto, lo stesso giorno, un antennista di nome Roberto Peci, fratello del brigatista pentito Patrizio, viene rapito dalle Brigate Rosse e infine, qualche mese dopo, assassinato.
Ma cosa le accomuna davvero? Eccolo, posizionato al centro del proscenio, il vero protagonista della rappresentazione inscenata dal regista Peppino Mazzotta: un televisore anni Ottanta di colore rosso è collocato dritto davanti al pubblico lo affronta, con la sua immobilità e la sua insensibilità, imperturbabile narratore.
Biglietti a 15 euro (ridotto 10).
Si possono acquistare alla biglietteria del teatro aperta dalle ore 20 la sera dello spettacolo.
E’ consigliata la prenotazione scrivendo a spettacoli@anacoleti.org o compilando il form alla pagina http://www.anacoleti.org/prenotazione-spettacoli/
Si ricorda che è necessario esibire il proprio green pass all’ingresso del Teatro ed indossare in sala la mascherina Ffp2.
La cerimonia del "Cavallino d'oro"
Venerdì 4 marzo, al Civico (ore 21), si terrà la cerimonia di consegna del “Cavallino d’oro” il premio voluto da Carlo Olmo a un personaggio (che verrà svelato solo venerdì sera) che ha fatto tanto per la popolazione vercellese, nell’occasione saranno consegnate quindici borse di studio a studenti vercellesi delle medie e delle superiori per il loro rendimento scolastico. La quindicesima borsa di studio da 500 euro è stata creata grazie al bellissimo gesto di uno degli ex dipendenti della “Cerutti” che furono aiutati da Olmo durante le festività di fine anno del 2020. Ebbene, quel dipendente, ricevuto il Tfr, ha deciso di restituire a Olmo quei cinquecento euro che ottenne allora, pregando il Lupo Bianco di utilizzarli per altri scopi e Olmo li ha subito destinati ad una quindicesima borsa di studio, che sarà appunto consegnata venerdì sera.
La prima edizione del “Cavallino d’oro”, che sarà presentata dalla giornalista della Rai Silvia Squizzato, premiazioni a parte, vedrà le esibizioni di alcuni artisti molto apprezzati della nostra città: l’Accademia Danzarte di Annalisa Braghin e Nicoletta Guizzardi, i gruppi musicali di Giuseppe Garavana e della cantautrice Adriana Lariccia, che in arte si chiama Nosylla, quindi Piero Ambrosini alla fisarmonica. L’apertura dello spettacolo sarà affidata al soprano Serena Rubini e al trombettista Francesco Cilione.
E’ prevista la presenza del presidente nazionale dell’Associazione Insigniti all’Ordine della Repubblica Fulvio Pacileo. La serata ha il patrocinio della provincia, del Comune, dell’Accademia Shen Qi Kwoon Tai e appunto dell’Aior. Tra i premi di studio che saranno assegnati, uno è intitolato alla memoria del chitarrista e compositore Angelo Gilardino. L’ingresso è libero, ma saranno raccolte offerte a favore dell’Aism, l’Associazione che combatte la sclerosi multipla: la prima edizione del “Cavallino d’oro” è infatti dedicata alla memoria della tesoriera dell’Aism Rita Casè, scomparsa nel maggio scorso a soli 58 ani.
Appuntamenti de "Le Acacie"
Due appuntamenti frizzanti alle Acacie per gli amanti del Liscio. Sabato 5 marzo saranno ospiti Marco e Baby di «Romanet Band». Cena alle ore 20. Cena + ballo 25 euro, solo ballo dalle 21,30, 10 euro con consumazione.
Martedì 8 marzo Festa delle Donne con l’orchestra di Maurizio Medeo, cena e ballo a 25 euro. Per prenotazioni e info: 0161-213824. Ingresso con green pass, si può ballare ma nel rispetto delle normative vigenti anti-covid.
Un big dell''arpa al Civico
Un tempo, il Grand Tour era un punto fermo nella formazione di un giovane di buona cultura e alti ideali. E al centro del Grand Tour c’era, naturalmente, l’Italia. Oggi, al contrario, il giovane, geniale interprete e autore Valerio Lisci porta in tutto il mondo un «Grand Tour d’Italie musicale» affidato alle sonorità magnetiche del suo strumento: l’arpa.
Sarà lui il protagonista del prossimo evento in cartellone al «Viotti Festival», sabato 5 marzo, ore 21, teatro Civico, con un concerto dal titolo «Italianeggiante»
Un viaggio che non ha bisogno di tour operator per toccare Napoli - echeggiano nell’opera di Caramiello grandi temi popolari come Fenesta ca lucive e Santa Lucia - così come Venezia, e che alterna lo sguardo sul nostro Paese di autori stranieri a quello di Rossini o, indirettamente (attraverso Mchedelov), di Paganini. E Rossini, noto gourmet, stimava davero tanto quest’ultimo, visto che disse: “ho pianto solo due volte in vita mia: quando un tacchino farcito di tartufi mi cadde nell’acqua e quando sentii suonare Paganini”. Biglietti da 10 a 22 euro, acquistabili online sul sito www.viottifestival.it o presso la biglietteria “Viotti Club” via G. Ferraris 14, Vercelli, dal lunedì al venerdì dalle 13 alle 18,50. Info: email biglietteria@viottifestival.it - cell 329 1260732.
Per i «Viotti Tea» alla sede del «Viotti Club», nuovo appuntamento giovedì 3 marzo alle ore 17 con la pianista Giorgia Marletta, che eseguirà musiche di Mozart, Mendelssohnm, Debussy. L'ingresso costa 5 Euro, vivamente consigliata la prenotazione, che si può effettuare scrivendo a biglietteria@viottifestival.it o telefonando al 329 1260732.
ontinuano al Museo Borgogna le proposte de «L’Arte si fa sentire».
Il primo appuntamento del mese al Museo Borgogna si svolgerà domenica 6 marzo alle ore 15, le figure femminili che abitano le collezioni del Museo Borgogna saranno protagoniste di un percorso emozionale attraverso la storia e il tempo. In collaborazione con l' Università Cattolica di Milano, il percorso è curato dalla voce di tre donne, tra cui la giovane studentessa Martina Damia del master in Didattica museale dell'Università Cattolica. Rivolto al pubblico adulto (non solo alle signore!) è richiesta la prenotazione al numero 389.2116858. L’appuntamento è parte del Progetto Dedalo Vola.
Seguirà mercoledì 9 marzo alle 16.45, un laboratorio di «Giochi d’Arte». Alla scoperta delle novità del Museo Su prenotazione al numero 389.2116858.
Talenti del cinema sardo in rassegna al Circolo Dessì
Il Circolo Culturale Sardo «Giuseppe Dessì», appena può, promuove sempre eventi di grande livello culturale legati alla Sardegna ed alla sua millenaria Cultura.
Questa volta lo fa portando in città la rassegna «Visioni Sarde», in collaborazione con la Regione Sardegna e l’associazione dei circolo Sardi «FASI». Il progetto «Visioni sarde» si propone di promuovere e valorizzare nel mondo il cinema sardo. Nata nel 2014, nell’ambito dello storico «Festival Visioni Italiane», la rassegna è diventata sempre più grande, mantenendo la sua vocazione di vetrina per un cinema di qualità prodotto in Sardegna e di scoperta e di valorizzazione dei giovani talenti sardi a cui offre l’occasione di raggiungere il più vasto pubblico nazionale e anche internazionale. Quest’anno i compiti organizzativi sono stati affidati all’associazione bolognese di promozione cinematografica «Visioni da Ichnussa». I film giunti alla finale del Festival Visioni Italiane sono stati raccolti e pre-selezionati nei mesi passati dai critici ed esperti della Cineteca di Bologna.
Questi i titoli della rassegna:
«Di notte c’erano le stelle», di Naked Panda; «Il Pasquino», di Alessandra Atzori, Milena Tipaldo; «Il volo di Aquilino», di Davide Melis, «L’Ultima Habanera», di Carlo Costantino Licheri; «L’uomo del mercato», di Paola Cireddu; «Margherita», di Alice Murgia; «Marina, Marina!» di Sergio Scavio; «Un piano perfetto» di Roberto Achenza.
Si tratta di film che spaziano fra diversi temi, tutti accomunati dalla Sardegna e da pellicole ricche di emozioni ed autenticità. Si tratta di cortometraggi, una prima parte verrà presentata domenica 6 marzo, ore 17, nelle sala della sede del Circolo in Corso Papa Giovanni Paolo II, 31/a, 13100 Vercelli VC. Secondo appuntamento il 20 di marzo.
Al termine è organizzata una cena rigorosamente su prenotazione.
Ingresso con green pass e secondo normative anti-covid vigenti.
Per prenotazioni e per informazioni più dettagliate rivolgersi ai contatti: Tel.: 0161 174 3717 - www.dessivercelli.it.
Il Gran Galà della Danza
Torna un evento benefico che prima del covid ha sempre fatto il tutto esaurito: il «Gran Galà della Danza 2022”, in programma domenica 6 marzo alle ore 20,30 al teatro Civico. E’ l’edizione numero 14.
La serata si propone di raccogliere fondi per l’attività dell’associazione «Dodici Dicembre». Hanno aderito: Vercelli Dance Academy, Dagis, DanzArte, Freedom AMD, New Dance Center, Officina Cinematica, Dancing Soul e Code Dance Studio. Il ricavato verrà devoluto per il sostegno dei minori che hanno subito violenza ed a famiglie bisognose. Biglietti a 18 euro (platea e palchi) e 16 euro (galleria). Pe informazioni: info@12dicembre.org, prevendite da Dosio Music da giovedì 3 a sabato 5 marzo dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19,30, domenica in biglietteria a partire dalle 19,30.Una bella serata di emozioni in Danza, secondo la tradizione dell’iniziativa.
Le domeniche al Museo Leone
Rileggere tre grandi scrittori italiani in un ambiente intimo e accogliente. Questa l’idea de «Il Porto» per tre domeniche al Museo Leone. Una modalità che era nata nel lock-down. in modo ovviamente virtuale, sul canale YouTube dell’associazione, poi si è tornati in presenza ma il format è piaciuto e continua a grande richiesta, a due anni dalla sua nascita.
Le letture si terranno nella «Sala delle Cinquecentine».
Ma cosa proporre questa volta? E poi per una mini-rassegna di tre eventi? Allora ci siamo affidati ai nostri gusti e alle ricorrenze: il 28 gennaio 1972 moriva a Milano Dino Buzzati. Cinquant’anni: una vita trascorsa a Milano pur essendo nato nel bellunese. Ed eccoci a caccia di una pista: Milano tra il primo e il secondo dopoguerra è stato terreno d’azione di tanta cultura italiana, di letterati straordinari, spesso anche giornalisti curiosi, nati ad inizio secolo (più o meno tutti a ridosso del primo decennio del ‘900). E allora, come cani segugi, ecco che abbiamo fiutato la pista. Se Buzzati è un po’ l’interprete del surrealismo di quegli anni, Giorgio Scerbanenco è l’inventore del “noir” in Italia, e Aldo Buzzi uno straordinario “investigatore del gusto” nella provincia milanese.
E il piatto è servito… Ecco, quindi, il nostro programma di letture preparato da Roberto Sbaratto, e condito dal contorno musicale curato da Cinzia Ordine.
Domenica 6 marzo: Dino Buzzati. Continuare con i suoi scritti, dopo l’appuntamento dello scorso Natale, è pressoché doveroso, visto il cinquantenario della morte. Conosceremo altre pagine dello scrittore-giornalista: qualche racconto particolarmente significativo, prose brevi, riflessioni personali, note, appunti e divagazioni; insomma, “scintille di genio”, come vengono definiti questi suoi scritti brevi nella quarta di copertina di una delle raccolte.
Domenica 20 marzo: Giorgio Scerbanenco. Secondo appuntamento tutto dedicato al giornalista e scrittore che ha inventato e portato al successo il genere “noir” in Italia, punto di riferimento dei giallisti italiani che sono venuti dopo di lui. Attraverso i suoi romanzi, ma anche nei racconti brevi, possiamo trovare un affresco della società italiana, e soprattutto milanese, degli anni del dopoguerra. Una società che si stava economicamente riscattando, ma che contemporaneamente scopriva la sua grettezza e il suo cinismo. Di Scerbanenco leggeremo alcuni brevi racconti che scorrono all’ascolto come piccoli film, tratti dal volume: “I Centodelitti”.
Domenica 27 marzo: Aldo Buzzi. Il finale sarà leggero, come un dessert gustoso e raffinatissimo. L’autore è forse poco conosciuto. ma prezioso: Aldo Buzzi è stato architetto, aiuto regista, gastronomo e, ovviamente, scrittore. Difficilissimo definire in pieno il suo stile; bisogna leggerlo, o, come nel nostro caso, ascoltare la sua prosa. Saremo testimoni delle piccole cose, dei particolari nei quali volontariamente si perdeva e apprezzeremo “grandi” viaggi a Crescenzago e Gorgonzola; non entreremo nei grandi ristoranti, ma nelle piccole trattorie con le tovaglie magari un po’ macchiate e scopriremo quante suggestioni possono arrivare dall’odore delle case o da un vecchio e amato paio di scarpe.
Gli appuntamenti sono al Museo Leone, ogni domenica alle ore 17, con prenotazione e Green pass obbligatori.
Per info e prenotazioni: Tel. 0161 253204 (fino a Venerdì ore 12.30), 379 2834818 (da Venerdì pomeriggio)
e-mail: info@museoleone.it.
Prolungati i "prodigi di bellezza" di Francesco Messina
Era già nell’aria da un paio di settimane, ora c’è stata la conferma: le tre mostre dedicate ai «Prodigi di bellezza» di Francesco Messina non si sono chiuse ieri, domenica 27 febbraio, ma proseguiranno fino al 30 di marzo. Un’occasione irripetibile per visitarle, visto che sono oltre tutto a ingresso gratuito.
L’esposizione, diffusa su tre sedi: Arca, Palazzo Arcivescovile ed Ex Chiesa Di San Vittore ha riscosso un ampio successo di pubblico in città, ma soprattutto ha attratto a Vercelli numerosi turisti e appassionati d’arte provenienti da tutta Italia.
«Siamo soddisfatti dei risultati di questa mostra - afferma il Sindaco di Vercelli Andrea Corsaro - offriamo alla cittadinanza un evento di grande valore che ha interessato particolarmente il pubblico per la sua immediatezza e bellezza, contribuendo al nostro modello di città quale centro di cultura che possiede un patrimonio artistico straordinario. Inoltre è un evento culturale che portando a Vercelli numerosi turisti ha ricadute positive su tutto il tessuto cittadino».
Le tre sedi accolgono grandi marmi, molti bronzi e ritratti di amici e colleghi, memorabili tra i tanti, quelli di Lucio Fontana, Salvatore Quasimodo, Riccardo Bacchelli, Alfonso Gatto, Arturo Tosi, Eugenio D’Ors, mentre tra le figure femminili, in particolare tra le danzatrici, il ritratto di Carla Fracci, Luciana Savignano e Aida Accolla.
La mostra è realizzata dalla Città di Vercelli, Arcidiocesi di Vercelli, Studio Copernico e Fondazione Francesco Messina, con la collaborazione della Fondazione Museo del Tesoro del Duomo, l’Atl Biella Valsesia Vercelli, FAI sezione Vercelli, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, di Iren, con il patrocinio della Regione Piemonte e della Provincia di Vercelli.
L’ingresso alla mostra è gratuito, con green pass obbligatorio. Per prenotarsi è necessario scrivere una e-mail all'indirizzo di posta elettronica prenotazioni.vercelli.mostre@gmail.com oppure rivolgersi al numero 338/3473682, contattabile dalle 10 alle 19 dal giovedì alla domenica. Prenotazione anche in ARCA negli stessi orari. Per informazioni, in Arca: 0161/649605