Ricercato internazionale arrestato dalla Polizia e Guardia di Finanza di Vercelli
Dopo lunga indagine diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vercelli la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Vercelli, hanno arrestato un uomo condannato in via definitiva alla pena di tre anni di reclusione che, a seguito della sentenza, si era reso irreperibile sul territorio nazionale.
Condannato per usure ed estorsioni
Subito dopo l’emissione del provvedimento di condanna, la Squadra Mobile e la Guardia di Finanza di Vercelli hanno infatti iniziato una serrata attività finalizzata a localizzare il pluripregiudicato, da anni residente nel capoluogo di provincia, condannato per una serie di usure ed estorsioni commesse in città nel corso dell’anno 2014.
Il nascondiglio del latitante
Le prime ricerche hanno condotto all’alta Valsesia, dove il soggetto si era nascosto, approfittando della particolare morfologia del territorio per poi varcare il confine nazionale con la Svizzera, rendendo ancora più difficile la cattura.
L’intensa attività di indagine, supportata da intercettazioni internazionali, ha consentito di ricostruire gli spostamenti del soggetto, il quale, dopo aver attraversato la Svizzera, si era recato in Germania, dove disponeva degli appoggi necessari per continuare a garantirsi la latitanza.
Le ulteriori attività di polizia hanno permesso di restringere il campo di ricerca alla città di Mönchengladbach e di individuare l’autovettura utilizzata dal latitante, consentendo all’Autorità Giudiziaria di Vercelli di emettere a suo carico un Mandato di Arresto Europeo, rendendo esecutiva la sentenza di condanna nel territorio comunitario.
I social
Le indagini, che hanno riguardato anche il monitoraggio dei profili social del soggetto, hanno infine condotto alla precisa localizzazione e alla cattura del latitante, trovato in possesso di documenti falsi, grazie ai quali era riuscito a varcare il confine di Stato ed eludere i controlli in Svizzera e in Germania.
L’operazione si è conclusa con l’estradizione del condannato, sbarcato presso l’aeroporto di Fiumicino e ristretto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere (CE).