Cosa fare a Vercelli e dintorni: gli eventi dal 4 al 6 febbraio 2022
Fine settimana con due spettacoli al Civico e uno in Officina Anacoleti.
Venerdì a teatro con Goldoni
Una commedia estremamente attuale, in cui affiorano gli intenti della riforma goldoniana; definita «metateatrale», il metodo in cui secondo l'autore avrebbe dovuto essere strutturata e inscenata una commedia.
«Il Teatro Comico», metta in scena una compagnia teatrale impegnata nelle prove di uno spettacolo, durante le quali si fa fatica si discute, si riflette e soprattutto ci si diverte, un esempio di teatro nel teatro, dove vengono rappresentati i tormenti e le ambizioni della comunità teatrale di ogni tempo. La scelta di questo testo non può essere più attuale in un periodo come questo, in quanto invita alla riflessione sul mestiere dell'attore e sulle sue difficoltà, sul teatro e sulle sue poetiche.
Nella commedia si può comprendere il passaggio dalla commedia dell'improvviso, alla commedia di carattere, nella prima, il modo di recitare risulta sostanzialmente autonomo dal testo scritto, gli attori recitano improvvisando e basandosi sulla mnemonica, in quest'ultima, invece si ha una drammaturgia d'autore, in cui gli attori sono legati ad un copione e le parti sono interamente scritte.
«Il Teatro Comico», è la prima delle 16 commedie nuove che Carlo Goldoni che scrisse a partire dal 1750 per l'impresario Medebach, una commedia in tre atti, messa in scena per la prima volta a Milano. La trama è dunque la prova da parte della compagnia, di una farsa basata su maschere e intrighi amorosi, una trama ingegnosa e ricca di momenti didascalici, con il personaggio di Orazio, il capocomico, che si sforza ad abituare gli attori a un nuovo teatro, che ridimensioni il ruolo delle maschere, dando voce alla poetica goldoniana.
La regia e l'adattamento dello spettacolo sono di Eugenio Allegri, appuntamento venerdì 4 febbraio alle ore 21 al Teatro Civico di Vercelli; Giulio Scarpati, volto noto nella fiction “un medico in famiglia”, lo riscopriamo nella sua primaria veste di attore di teatro nei panni di Orazio, insieme a Grazia Capraro, Aristide Genovese, Vassilj Mangheras, Manuela Massimi, Solimano Pontarollo, Irene Silvetri, Roberto Vandelli, Anna Zago; scene e costumi di Licia Lucchese, video arte e suono Alessandro Martinello, aiuto regia Alessia Donadio, una produzione PPTV e Teatro Stabile Veneto.
Per info e biglietti: piemontedalvivo.it, oppure alla biglietteria del Teatro, a partire da un'ora prima dell'inizio dello spettacolo.
Rinviati Ale & Franz
Lo spettacolo con Ale & Franz, dal titolo «Comincium», che avrebbe dovuto aprire il segmento brillante curato da «Il Contato del Canavese» il 1° febbraio è stato rinviato a aartedì 5 aprile 2022 a causa di contagi da Covid-19 di alcuni componenti della compagnia.
Due giovani talenti al Viotti Festival
Sabato 5 febbraio, invece, al Teatro Civico, ore 21, sono attesi Il prossimo appuntamento con la classica al XXIV Viotti Festival, sabato 5 febbraio (ore 21), sarà ospite un duo solidissimo, composto da interpreti molto giovani ma già acclamati in tutto il mondo: Timothy Ridout, già capace a 26 anni di portare la viola al centro dell'attenzione a livello internazionale, e il pianista Frank Dupree, 30 anni e una carriera di successi anche come direttore d’orchestra e jazzista.
Due protagonisti d'eccezione che brillano per passione e originalità, qualità confermate dal programma proposto al pubblico del Civico, nel quale la scelta dei brani riesce a coniugare singolarità e rispetto dei “classici”, premiando sempre la ricerca dell'espressività. Si aprirà con «Die Laune Aiolos» (L'umore di Eolo, eseguito per la prima volta nel 2014), del compositore svizzero Richard Dubugnon: un brano intenso ed evocativo.
La parte centrale del concerto sarà poi affidata a Schumann, prima con lo splendido «Dichterliebe» (Amore di poeta, 1840), che mette in musica 16 poesie di Heine e poi con i «Phantasiestücke» (1849), tre pezzi in forma di canzone.
Biglietti da 10 a 22 euro, online su www.viottifestival.it o alla biglietteria “Viotti Club” via G. Ferraris 14, dal lunedì al venerdì dalle 13 alle 18,50.
Domenica visita guidata al Museo Borgogna
Riparte con la solita ricchezza d’iniziative l’attività del Museo Borgogna. Un calendario innovativo, con importanti enti che supportano, anche economicamente, la vita del Museo, come la Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino (per la Sala Araba con il bando “Cantieri Diffusi”), la Fondazione Compagnia di San Paolo con il programma Well Impact (per il progetto Dedalo vola) e il Comune di Vercelli.
“L’Arte si fa sentire” a febbraio si ripresenta con una novità, un appuntamento fisso ogni prima domenica del mese (a partire dal 6 febbraio alle ore 15), verrà proposta una visita guidata alle collezioni. Sarà una occasione per conoscere le opere e la storia del Borgogna.
Pirandello in realtà virtuale
Per il quinto spettacolo della stagione «Empátheia - 2021-2002» la compagnia vercellese degli Anacoleti riapre finalmente al pubblico le porte della propria «Officina» di corso De Gregori 28 ospitando, domenica 6 febbraio, due repliche di «Così è (o mi pare)», riscrittura per realtà virtuale dell’opera «Così è (se vi pare)» di Luigi Pirandello, adattata e diretta da Elio Germano, anche interprete del personaggio Lamberto Laudisi.
Il progetto è stato realizzato da Fondazione Teatro della Toscana, Infinito Produzioni Teatrali, Gold Productions e, proprio per il Teatro della Toscana, le nuove tecnologie si configurano come campi di ricerca per affrontare i classici da un punto di vista differente. La grande opportunità è quella di creare progetti specifici, fruibili in maniera non sostitutiva al teatro. Ovvero, creazioni che nascono dal teatro e che al teatro ritornano. La sfida è sui contenuti e sui modi per realizzarli.
Le riprese si sono svolte presso la Tenuta Bossi dei Marchesi Gondi di Pontassieve e il Teatro della Pergola di Firenze che con il suo direttore artistico Stefano Accorsi ha fortemente voluto questo progetto, quale segnale dell’inizio di un cammino ideativo comune con Elio Germano.
Così è (o mi pare) cala il testo pirandelliano nella società moderna, dove “spiare” l’altro risulta ancora più semplice grazie all’uso dei nuovi media. Tramite cuffie e visori il pubblico si trova a essere non più a teatro, ma all'interno del lussuoso appartamento dove si svolge la storia, nel corpo di uno dei
personaggi, che vede e ascolta tutto: il Commendator Laudisi, anziano padre di Lamberto, su una sedia a rotelle, invenzione non presente nel copione originale.
La prospettiva è duplice: individuale e collettiva. Attraverso la visione simultanea, lo spettatore si trova immerso nella stessa vicenda a cui assistono gli altri, ma può scegliere lui dove e cosa guardare. Contemporaneamente, nello stesso spazio, altre persone fanno la sua medesima esperienza tanto che, al termine, è possibile confrontarsi rispetto a quanto visto e sperimentato. Esattamente come a margine di uno spettacolo teatrale o di un film.
Biglietto unico a 10 euro, si possono acquistare tramite prevendita online su vivaticket.com, oppure con prenotazione obbligatoria scrivendo a spettacoli@anacoleti.org.
Gli organizzatori ricordano che è necessario esibire il proprio green pass all’ingresso del Teatro ed indossare in sala la mascherina Ffp2.
I visori e le cuffie sono completamente igienizzati prima di ogni replica, nel rispetto della sicurezza degli spettatori.
Anche questi dettagli fanno parte, in fondo, dello spettacolo e lo rendono diverso rispetto a un tempo “normale”.
La mostra "Prodigi di bellezza"
C’è ancora tempo fino al 27 febbraio per visitare la mostra «Francesco Messina: prodigi di bellezza». Queste le sede e orari ARCA, orari di visita: giovedì-domenica dalle ore 10 alle ore 19. Palazzo Vescovile, piazza Alessandro d’Angennes, 5; orari di visita: giovedì-domenica dalle ore 14 alle ore 18. Ex Chiesa di San Vittore, largo d’Azzo: vista dall’esterno. L'ingresso alle mostre è gratuito, ma è obbligatoria la prenotazione: vercelli.mostre@gmail.com oppure rivolgendosi al numero 3383473682, dalle 10 alle 19 dal giovedì alla domenica. Prenotazione anche in Arca. Super Green pass obbligatorio.
La "Biennale" di Vercelli
Continuano allo Studio 256 di Corso Libertà a Vercelli gli appuntamenti con le mostre collettive della «Biennale Arte di Vercelli», appena terminata la sesta e già si prospetta la settima, inaugurazione domenica 30 gennaio.
E’ un progetto artistico pensato dal pittore Ezio Balliano che percorrerà tutto l'anno appena iniziato. Sono già una cinquantina gli artisti che finora si sono alternati, proponendo circa 200 opere, dipinti, sculture, fotografie, ecc.ispirate alle tecniche e alle tematiche più disparate che hanno attratto e incuriosito un pubblico via via sempre più numeroso e interessato che ha dimostrato di apprezzare questo tentativo di ritorno alla “normalità” passando per l'arte.
«Un'utopia? Forse...- dice Ezio Balliano organizzatore della kermesse - ma con la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti - artisti, organizzatori, pubblico - questa scommessa, siamo convinti, potrà essere vinta».
Espongono nella nuova collettiva: Franca d’Alfonso, Fernando Falconi, Elena Graziano, Dorotea Li Causi, Francesco Manetti, Cinzia Pennone (Arista Sheda) e Maria Antonella Provaggi.
La mostra, ordinata presso lo studio d'Arte 256 di c.so Libertà a Vercelli continuerà fino al 13 febbraio 2022 nei giorni da giovedì a domenica con orario 16,30-19,30. Ingresso libero nel rispetto dei protocolli anticovid vigenti (Green Pass, igienizzazione delle mani, mascherina, distanziamento ecc.)