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La qualità della vita vercellese secondo il Sole 24 Ore

Vercelli 48a su 107, cinque posizioni guadagnate rispetto all'anno scorso.

La qualità della vita vercellese secondo il Sole 24 Ore
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Come si vive nella provincia di Vercelli rispetto al resto d’Italia? Tutto sommato la qualità della vita vercellese, secondo il Sole 24 Ore, non è poi tanto male. Il Vercellese è stato infatti piazzato a circa metà della classifica nazionale, al 48esimo posto su 107, ottenendo un discreto punteggio nei novanta indicatori, suddivisi in sei macro-categorie, presi in considerazione dall’Ufficio Studi e Analisi del quotidiano finanziario più autorevole d’Italia.

Le prime e le ultime

Sul podio della classifica ci sono Trieste, Milano e Trento, mentre le ultime sono Trapani, Foggia e Crotone.
La provincia di Vercelli trova i suoi punti di forza nelle macro-categorie “Giustizia e sicurezza”, in cui è quinta a livello nazionale, e “Ricchezza e consumi”, in cui è sedicesima. Di media classifica sono invece i comparti di “Ambiente e servizi” e “Cultura e tempo libero”, entrambi al 46esimo posto, mentre quelli di “Affari e lavoro” (85esimo) e “Demografia e società” (99esimo) la trascinano verso il fondo.

Giustizia e sicurezza

I dati che il Sole 24 Ore prende in considerazione per la sua 32esima edizione sulla qualità della vita sono stati ricavati dall’Istat oppure dai vari Ministeri, notoriamente quello dell’Interno per quanto riguarda la categoria “Giustizia e sicurezza”: qui Vercelli si merita un posizionamento così in alto in graduatoria soprattutto per l’esigua percentuale di rapine (13esima), furti d’auto (11esima) o in abitazione (20esima) rispetto ad altre province più colpite. Nella stessa categoria, però, rientra anche la mortalità per incidenti stradali e il Vercellese, con i suoi numerosi sinistri, sfigura decisamente rispetto ad altri territori, piazzandosi al 66esimo posto.

Ricchezza e consumi

In “Ricchezza e consumi”, invece, contano positivamente gli investimenti nella riqualificazione energetica soggette a detrazione fiscale: proprio in questo indicatore Vercelli si è infatti meritata il terzo posto nazionale, a dimostrazione di quanto quest’anno si sia fatto a livello territoriale per il rinnovamento energetico. È indiscutibile che a spingere in questa direzione abbiano enormemente contribuito i diversi “bonus” governativi, siano essi per la mobilità oppure per l’edilizia. Inoltre anche lo spazio abitativo disponibile mediamente in provincia per ogni residente è degno di nota: con i quasi 90 metri quadri (contro i 75 della media nazionale) Vercelli si conquista un ottimo sedicesimo posto. Pesa invece la sostanziale immobilità del mercato immobiliare, con la 94esima posizione per tasso di assorbimento (cioè il tempo necessario per vendere un’unità abitativa sul mercato residenziale) e la 71esima per prezzo medio degli appartamenti al metro quadro (1200 euro contro i 1744 della media nazionale: sebbene ciò possa sembrare un vantaggio per chi acquista, per chi vende significa che la propria abitazione ha meno valore sul mercato).

Demografia e società

A macchiare pesantemente la reputazione del Vercellese nel comparto “Demografia e società” è la speranza di vita: è stato infatti calcolato che un cittadino residente in provincia di Vercelli può mediamente sperare di arrivare a 80 anni, contro gli 82 calcolati su scala nazionale e gli 84 di Siena, prima provincia d’Italia per aspettativa di vita. Tale differenza colloca il Vercellese alla 102esima posizione della classifica. Anche lo scarso quoziente di natalità condanna Vercelli a una brutta posizione (84esima su 107), in quanto il numero di nati a livello provinciale è di gran lunga inferiore alla media nazionale. Fra gli altri parametri risulta poi preoccupante anche il consumo di farmaci antidepressivi pro capite, che vale a Vercelli l’80esimo posto. Il rovescio positivo di questa medaglia è abbastanza modesto, in quanto non supera il 51esimo posto della classifica: circa il 64 percento dei residenti fra i 25 e i 64 anni (contro il 61,8 della media nazionale) risulta avere almeno il diploma…

Affari e lavoro

Una magra consolazione che scompare quando si affronta il comparto “Affari e lavoro”. A pesare maggiormente in questa categoria la quasi totale assenza di “start-up” innovative (1,8 società ogni mille: questo dato vale il penultimo posto in classifica) e lo spropositato numero di ore “Cig” autorizzate mediamente dalle imprese (quasi 398 contro le 136 della media nazionale, per cui a Vercelli tocca il 104esimo posto). Per contro è un vero fiore all’occhiello il dato dell’export sul Pil, con una media del 59,4% contro il 29,3% registrato su scala nazionale: il Vercellese si conquista infatti l’11esima posizione della classifica, grazie soprattutto all’eccellenza dei suoi prodotti e all’intraprendenza delle imprese locali.

 

In Italia non mancano gli esempi d’inefficienza e di criticità, ma il Vercellese sembra tutto sommato essere in grado di cavarsela… La provincia ha in fin dei conti una discreta qualità della vita, come dimostrano gli studi fatti dal Sole 24 Ore, e l’avanzamento in classifica rispetto all’anno scorso (seppure sia stato molto tenue, solo cinque posizioni) fa davvero sperare in una qualità della vita sempre migliore. Tutti i dati e le tabelle dello studio fatto dal Sole 24 Ore sono consultabili sul suo sito web: www.ilsole24ore.com

Il meglio - GIUSTIZIA E SICUREZZA
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Media classifica - CULTURA E TEMPO LIBERO
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Media classifica - AMBIENTE E SERVIZI
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2a peggiore AFFARI E LAVORO
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Il peggio - DEMOGRAFIA E SOCIETA'
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2a migliore - RICCHEZZA E CONSUMI
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