Mega rissa di Via Scalise: bottiglia e mazza da baseball usate per ferire
La Questura ha disposto la chiusura pe 15 giorni del circolo.
Sarebbero state una quarantina le persone che hanno dato vita alla mega rissa di Via Scalise di sabato scorso. I dettagli sono stati scomunicati dal Questore di Vercelli in una conferenza stampa.
In merito a questo episodio nel pomeriggio di ieri, personale della Polizia di Stato della Questura di Vercelli ha dato esecuzione ad un provvedimento di sospensione della licenza, per la durata di quindici giorni, emesso ai sensi dell’art. 100 T.U.L.P.S., nei confronti del circolo privato sito a Vercelli in via Aldo Maria Scalise.
Chiusura per la mega rissa
La chiusura del locale è stata disposta d’urgenza dal Questore di Vercelli, a seguito dei gravi fatti avvenuti nella notte di sabato 9 ottobre, quando verso le ore 03.30, due volanti della Questura, con l’ausilio di altri equipaggi delle Forze dell’Ordine, dopo numerose segnalazioni telefoniche al numero di emergenza, sono immediatamente intervenute nei pressi dell’accesso del circolo privato, allontanando, non senza difficoltà, le numerose persone presenti, molte delle quali alterate dall’abuso di sostanze alcoliche, e rintracciando un cittadino straniero ferito e sanguinante al volto, al quale venivano quindi prestate le prime cure dai sanitari chiamati sul posto.
Ferito al volto con un coccio di bottiglia
Dai primi accertamenti è emerso che lo straniero, che ha riportato varie ferite per percosse ed un taglio al volto, ma non in pericolo di vita, era stato poco prima aggredito con calci e pugni e ferito con un coccio di bottiglia nei pressi dell’ingresso del circolo, da almeno altri tre giovani, frequentatori del locale, a seguito di un acceso alterco, probabilmente iniziato a causa anche dell’abuso di bevande alcoliche.
Usata anche una mazza da baseball
Nel corso dell’intervento, il personale di polizia, acquisite le necessarie informazioni da alcuni dei presenti, riusciva a rivenire e sequestrare una mazza da baseball di legno, con tracce ematiche ed utilizzata nell’ambito dei fatti di cui sopra, occultata sotto una vettura parcheggiata in una via limitrofa al locale.
I protagonisti dell’aggressione, che avrebbe potuto causare conseguenze anche più gravi per la parte offesa, sono in corso di identificazione da parte degli investigatori della Questura, che stanno visionando i filmati delle telecamere di sorveglianza dell’area ed acquisendo maggiori informazioni dai testimoni, ai fini delle previste denunce all’Autorità Giudiziaria e l’eventuale emissione di misure di prevenzione personali da parte della Questura.
Non è la prima volta
L’attuale provvedimento di chiusura del circolo, destinato anche a prevenire il ripetersi a breve di comportamenti illeciti come quelli accaduti, segue quello emesso il 5 marzo c.a. sempre dal Questore di Vercelli, della durata di cinque giorni, quando il predetto locale era stato individuato come un abituale ritrovo di pregiudicati.
Una prima risposta alla richiesta di ordine in città
Lo strumento giuridico della chiusura del locale, abituale ritrovo di persone pregiudicate e pericoloso per l’ordine pubblico, la moralità e il buon costume, previsto dall’ art. 100 del TULPS, costituisce anche una prima e rilevante risposta dell’Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, fortemente sensibile alle esigenze di sicurezza della cittadinanza di Vercelli ed, in particolare, dei residenti della zona, diuturnamente impegnata nei servizi di controllo del territorio, particolarmente intensificati nell’attuale periodo.