Processo Malfi - le condanne chieste dai Pm: 8 anni per l'ex Prefetto, 5 per Attianese e Mascarino
Proposte condanne anche per due funzionarie della Prefettura. In tutto 22 anni e 4 mesi di carcere.
Pesanti condanne sono state chieste dall'accusa per i principali imputati del cosiddetto "Processo Malfi".
Sono stati infatti richiesti 8 anni di detenzione e 10mila euro di multa per l'ex Prefetto di Vercelli Salvatore Malfi, per le accuse inerenti ai fatti sull'accoglienza dei migranti tra il 2014 e il 2016: turbativa d'asta, abuso di ufficio, frode nelle pubbliche forniture, rivelazione del segreto d'ufficio i reati contestati, e ancora, per il filone del processo legato ad abusi sul personale: maltrattamenti, minacce aggravate, estorsione aggravata.
Le altre richieste
Nell'udienza fiume di giovedì 30 settembre. L'accusa ha proposto anche 5 anni per l'allora vice prefetto Raffaella Attianese (5mila euro di multa), 5 anni per Gianluca Mascarino della cooperativa Obiettivo onlus, per aver falsato la regolarità delle gare e anche nella gestione dei migranti, fatta parrebbe senza rispettare i parametri del servizio. Sarebbe stata coinvolta nel meccanismo anche la funzionaria della Prefettura Cristina Bottieri che deve rispondere di rivelazione d'atti d'ufficio e corruzione, chiesti per lei 3 anni e 6 mesi. Dieci mesi infine ipotizzati per Lucia Castelluccio, accusata di favoreggiamento per aver rivelato alla Attianese quanto detto in un interrogatorio.
2.100.000 euro di danni
Sono complessivamente 22 anni e 4 mesi di carcere, il danno patrimoniale è stato quantificato in un milione e mezzo di euro. E' di 600mila euro, invece, la stima del danno d'immagine.
Richieste di riconoscimento della responsabilità degli imputati e di risarcimento danni anche da parte degli altri due legali di parte civile per l'ex donna delle pulizie e l'ex segretaria del prefetto.
C'è ora attesa per come gli avvocati che difendono gli imputati risponderanno alle requisitorie dei Pm ed infine come i Giudici vaglieranno il tutto per poi pervenire alla sentenza di primo grado.