Intricata vicenda

Tronzano: La minoranza chiede i rimborsi delle spese legali per i ricorsi Canna Gallo

"L'assicurazione stipulata dalla precedente amministrazione non copriva queste spese".

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A Tronzano gli strascichi legali del post-elezioni 2020 non si sono ancora placati. Ora l'amministrazione comunale rende noto che sono in vista ulteriori spese dovute ai reiterati ricorsi, fin qui tutti respinti, di Graziella Canna Gallo, sono i consiglieri di minoranza a chiedere al Comune il rimborso delle spese legali sostenute nei giudizi.

La nota del Comune

"Nei giorni scorsi i consiglieri di minoranza Massimiliano Allione, Ilaria Copelli e Francesco Massocca hanno fatto recapitare presso il Comune di Tronzano Vercellese, tramite il proprio legale, una richiesta formale di risarcimento dei danni a titolo di rimborso delle spese legali sostenute nei noti procedimenti giudiziari riguardanti l’ineleggibilità di Lucia Scagnolato ed avviati dalla consigliera Graziella Canna Gallo.

Il riepilogo delle puntate precedenti

La vicenda si può riassumere come di seguito.

Nel mese di ottobre 2020 la consigliera Canna Gallo ha avviato dei contenziosi nei confronti del Comune di Tronzano Vercellese riguardanti l’esito delle ultime elezioni comunali ed in particolare riguardo alla questione dell’ineleggibilità del candidato Lucia Scagnolato: nei contenziosi sono stati coinvolti anche i consiglieri di minoranza Allione, Copelli e Massocca, che avevano sostenuto la candidata ineleggibile.

Dopo il ricevimento degli atti giudiziari, il Comune, come da prassi, ha richiesto informazioni alla società di brokeraggio incaricata dalla precedente amministrazione per la tutela assicurativa dell’Ente al fine di conoscere l’eventuale copertura assicurativa relativa alle spese legali per la difesa nei predetti contenziosi.
A tale soggetto si rivolgevano direttamente anche i consiglieri di minoranza.

La società di brokeraggio in data 22.10.2020 confermava la copertura assicurativa dell’Ente e dei consiglieri di minoranza mediante una comunicazione scritta dal seguente tenore “In esito alla documentazione inviataci confermiamo che tra i soggetti assicurati figurano tanto l’Ente assicurato quanto i consiglieri, a patto che non sussista tra essi conflitto d’interessi (che nella fattispecie non si rileva). Per procedere con l’apertura della posizione assicurativa attendiamo di conoscere i dati del professionista incaricato per la resistenza al TAR sia dal Comune che dai “controinteressati”, qualora ne scelgano uno più diversi dal primo. A disposizione ringraziamo e salutiamo cordialmente”.
Il Comune di Tronzano Vercellese inoltrava la comunicazione ai consiglieri di minoranza, i quali decidevano di incaricare un legale per la difesa in giudizio al fine di evitare la decadenza dalla carica di consiglieri comunali.

Dopo la conclusione dei contenziosi, il Comune di Tronzano Vercellese richiedeva alla società di brokeraggio il rimborso delle spese legali sostenute per i giudizi: a seguito di un incontro svoltosi in Comune nel mese di gennaio 2021, un soggetto incaricato dalla società di brokeraggio, qualificatosi come l’effettivo broker, garantiva all’Ente il rimborso delle spese in breve termine.

Ma l'assicurazione non paga

A causa del mancato rimborso alla scadenza pattuita il Comune, nel mese di febbraio 2021, si attivava immediatamente presso la società di brokeraggio al fine di sollecitare il pagamento: solo in quell’occasione la società di brokeraggio comunicava l’assenza di copertura assicurativa relativa alle spese legali sostenute dall’Ente e dalla minoranza, asserendo, altresì, che il soggetto qualificatosi come l’effettivo broker all’incontro eseguito nel mese di gennaio 2021, in realtà non era che un semplice collaboratore, il quale avrebbe fornito informazioni errate.

A questo punto il Comune, dopo aver avviato le effettive indagini anche attraverso altri consulenti, nel mese di marzo 2021 ha appurato l’effettiva inesistenza della copertura assicurativa tanto per l’Ente, quanto per i consiglieri di minoranza.

La prima richiesta di rimborso

Nei mesi di aprile e maggio 2021 i consiglieri di minoranza hanno partecipato a vari incontri con l’amministrazione comunale, avanzando una richiesta informale di rimborso delle spese legali sostenute poiché si ritenevano parti danneggiate.

Dopo una trattativa avviata tra il Comune di Tronzano Vercellese e la società di brokeraggio, chiusa con esito negativo, il Comune in data 01.07.2021 ha revocato l’incarico alla medesima, ritenendo che essa abbia tenuto comportamenti in violazione dell’incarico conferito.

In ultimo, nei giorni scorsi, è pervenuta dai consiglieri Allione, Copelli e Massocca una richiesta di risarcimento danni per ottenere il rimborso delle spese legali sostenute, ritenendo il Comune responsabile dell’accaduto.

"Hanno creato il problema e ora vogliono pure il risarcimento"

Francamente riteniamo incomprensibile la richiesta presentata dai consiglieri di minoranza.

Infatti, vogliamo ricordare che la causa scatenante l’avvio dei contenziosi che hanno costretto il Comune di Tronzano Vercellese e la stessa minoranza a sostenere spese legali per la difesa in giudizio è stata l’ineleggibilità di Lucia Scagnolato, appoggiata alle scorse elezioni - forse con troppa superficialità - proprio dagli attuali consiglieri Massimiliano Allione, Ilaria Copelli e Francesco Massocca.

Inoltre, vogliamo evidenziare che la società di brokeraggio è stata incaricata per la tutela assicurativa dell’Ente proprio dalla precedente amministrazione, di cui il consigliere Francesco Massocca era assessore.
Il Comune si è limitato ad agire secondo le indicazioni riferite dalla società di brokeraggio ed a inoltrare il responso di quest’ultima ai consiglieri di minoranza, che hanno agito di conseguenza.

E’, quindi, abbastanza paradossale la richiesta di risarcimento presentata dai consiglieri di minoranza: vorrebbero che il Comune (e quindi sostanzialmente i cittadini) rimborsasse a loro le spese legali sostenute per un procedimento che è nato proprio grazie ad un loro comportamento, forse inconsapevole ma sicuramente superficiale, e cioè l’aver sostenuto fino in fondo la candidatura palesemente ineleggibile di Lucia Scagnolato.

Ricordiamo, infatti, che quest’ultima, unitamente agli altri candidati della propria lista, avrebbe potuto rinunciare alla competizione elettorale una volta emersa la questione della propria ineleggibilità.

"Abbiamo già speso 40.000 euro"

Evidentemente ai consiglieri di minoranza sfugge la circostanza – anche se ampliamente divulgata e di dominio pubblico - che il Comune di Tronzano Vercellese, proprio a causa dell’ineleggibilità di Lucia Scagnolato, è stato costretto, senza colpe a proprio carico, a sostenere le spese legali per oltre 40.000,00 Euro, sottraendo preziose risorse ai cittadini che potevano essere utilizzati per progetti utili alla comunità in ogni settore.

Inoltre, ancor più paradossale risulta la circostanza che i consiglieri di minoranza richiedano al Comune di Tronzano Vercellese un risarcimento dei danni per il comportamento tenuto dalla società di brokeraggio, incaricata dalla precedente amministrazione nella quale, si ripete, l’attuale consigliere Massocca rivestiva il ruolo di assessore.

Dal canto nostro ribadiamo la correttezza del nostro operato, avendo seguito le indicazioni ricevute, senza effettuare valutazioni autonome e ci dispiacciamo per l’eventualità che la richiesta di risarcimento presentata dai consiglieri Massimiliano Allione, Ilaria Copelli e Francesco Massocca possa sottrarre ulteriori risorse ai cittadini per progetti utili a tutta la comunità.

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