Trino

Bosco della Partecipanza conta i danni dopo il maltempo

Gravi conseguenze per l'area, preziosissimo "scrigno della biodiversità".

Bosco della Partecipanza conta i danni dopo il maltempo
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L’ondata di maltempo che si è abbattuta sul Vercellese ha danneggiato anche il Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino, area preziosissima dal punto di vista naturalistico.

Il maltempo

Quello di mercoledì 7 luglio è stato un giorno estremamente duro per il Vercellese. La tromba d’aria che ha investito il territorio ha causato danni ingenti in diversi comuni. Oltre agli edifici, alle strade e alle coltivazioni, anche il Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino è stato colpito duramente. Si tratta di uno scrigno di biodiversità, Parco naturale regionale, Sito della rete Natura 2000 e nucleo relitto di querco-carpineto planiziale tra i più importanti della pianura padano-veneta. Dal XII secolo il bosco appartiene al sodalizio della Partecipanza dei Boschi, che lo ha gestito con continuità in modo sostenibile, dal 2006 con certificazione FSC.

Vento fortissimo

«Il temporale ha colpito in modo improvviso, con raffiche di vento probabilmente superiori ai 100 km/h e il danno appare diffuso su tutta la superficie del bosco, con particolare intensità nell’area della “Costa”, il modesto rilievo più esposto che ne attraversa la parte centrale, dove furono rinvenute tracce di insediamenti del Neolitico, e dove si trova la quercia recentemente censita nell’ambito degli alberi monumentali di interesse nazionale» rilevano dalla Partecipanza.

Una situazione grave

«Dai primi sopralluoghi la situazione appare grave e senza precedenti in zona, emblema del rapido incedere dei cambiamenti climatici che rendono questi eventi estremi sempre più frequenti e intensi – proseguono - Sono diverse centinaia le piante spezzate o ribaltate, soprattutto grandi querce; la viabilità interna stradale e sentieristica è inagibile, tanto che il bosco è stato chiuso alla fruizione per l’inaccessibilità di molte aree ed i pericoli legati alla presenza di rami appesi e alberi pericolanti. Sono in corso verifiche più dettagliate per valutare l’entità del danno, biologico ed economico, le necessità di interventi urgenti da intraprendere e le modalità di reperimento delle risorse per attivarle, al fine di rendere nuovamente fruibile, produttivo e più resiliente il bosco».

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