Festa per la Cultura

Viotti Club: inaugurazione con il grande pianista Ramin Bahrami

Un luogo accogliente dedicato al genio del grande musicista fontanettese.

Viotti Club: inaugurazione con il grande pianista Ramin Bahrami
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Una giornata di festa e ottimismo per ricominciare nel segno della grande musica, con stile, simpatia e fiducia nel futuro. Così verrà ricordata l'inaugurazione di oggi, giovedì 3 luglio, del “Viotti Club” in via Galileo Ferraris 14.
Una “casa della musica” che farà da punto di riferimento per la prenotazione dei biglietti, l'acquisto di cd, spartiti e prodotti “targati Viotti”.

Ospite inatteso

La sorpresa assoluta è stata la presenza di Ramin Bahrami, il leggendario pianista, che è il numero uno al mondo per quanto concerne la musica di Bach e che ha offerto un duetto con Rimonda e poi l'esecuzione solista di un frammento di Bach. Ed ha avuto parole di sprone "per i miei fratelli in musica", sottolineando il valore anche per il futuro della musica del progetto.

Il parterre delle autorità ha visto schierati il sindaco Andrea Corsaro con l'assessore Domenico Sabatino, il prefetto Francesco Garsia, il presidente Atl Pier Giorgio Fossale, il consigliere regionale Carlo Riva Vercellotti, altre autorità civili e militari.

Radici sempre più profonde

Corsaro ha detto: “La Camerata Ducale ha ora la sua casa nel centro città, le radici si fanno più profonde”. Ha anche annotato: “Via Galileo Ferraris è una zona da rivitalizzare e questo è il migliore dei modi, siamo all'inizio di un nuovo percorso. Quest'opera dimostra un gran gusto e una grande capacità di realizzare. Gli amici della Camerata Ducale sono ormai vercellesi a tutti gli effetti e ce li teniamo stretti, non ce li lasceremo scappare”.

Una festa per la rinascita

Nel suo breve saluto il Prefetto Garsia ha voluto sottolineare: “Dopo la Festa della Repubblica, celebrata ieri in modo sobrio, oggi questa è ancora una festa, l'apertura di questo centro è un simbolo ripartenza per la città”.

Un bel messaggio per la Cultura

Riva Vercellotti: “La cultura è stata duramente colpita, ma c'è ancora voglia di investire e crescere. Questo è il bel messaggio della Camerata Ducale”.

Un vaccino dell'anima

Il presidente Atl Fossale: “Ricordo il lontano luglio del 2004, quando assistetti al primo concerto della Camerata Ducale, in San Cristoforo, da assessore alla Cultura, ho subito capito che la Camerata Ducale era una realtà da stimolare. Ora siete cresciuti e oggi lasciatemi dire che quest'inaugurazione è un vaccino per l'anima e i buoni pensieri. Avete investito e realizzato un'opera veramente cosa valida. Complimenti non solo come presidente Atl ma anche per conto della Fondazione Crv”.

Un sogno che si avvera

Cristina Canziani, felice ed emozionata, ha fatto gli onori di casa: “Per noi è un sogno che si avvera, questo centro è dedicato a Viotti e a chi ama la musica. Non sarà solo uno spazio di biglietteria ma anche un luogo per concerti, per tutta l'estate un concerto a settimana, il mercoledì e giovedì, con giovani talenti all'ora deh tè, ma si potranno tenere anche conferenze e molte altre iniziative. Il Viotti Club arriva dopo 23 anni di Viotti Festival e Guido Rimonda ha dedicati la vita alla riscoperta del musicista vercellese. Vorremmo davvero che Vercelli diventasse come la Cremona di Stradivari o la Salisburgo di Mozart, perché certamente Viotti è quantomeno il musicista più geniale nato in Piemonte”.

Viotti: l'innovatore che cambiò la musica

E proprio Guido Rimonda ha brevemente fatto comprendere l'importanza di G.B. Viotti.
“Tutto questo nasce per Viotti, un grande compositore e un innovatore, a lui si deve la realizzazione dell'archetto attuale che studiò e realizzò fra il 1780 e il 1890.

Con questa miglioria venne allungata la “fase” dello strumento che prima tendeva a sfumare. Se non c'era Viotti non avremmo certamente avuto Paganini e Mozart.

Prima dell'innovazione una sonata non superava i 20 minuti, Viotti scrive concerti anche di 40 minuti. Questo allungamento dei tempi musicali avviò di fatto l'epoca del Romanticismo”.

Ce la giochiamo con Cremona

Rimonda ha anche ricordato perché Vercelli se la “gioca” con Cremona in fatto di violini, ricordando sia l'angelo violinista negli affreschi di Gaudenzio Ferrari che due documenti, uno datato 1521, in cui si dà conto di una festa in cui suonò un'orchestra di violini da Vercelli e ancora prima, al 1509, e se ne fa cenno ancor nella documentazione di un battesimo. Per cui l'ipotesi che possa essere Vercelli e non Cremona la patria del violino è plausibile.

Uno "store" di meraviglie

Al “Viotti Club” si potranno acquistare gli 11 CD Decca con l'integrale dei 32 concerti per violino e orchestra di Viotti, collana che dovrebbe terminare entro l'anno e sarà alla fine di 15 dischi, ma non solo, disponibili pure i preziosi cofanetti “Le Tricot”, una collaborazione con la griffe palazzolese Alessandro Simoni, che all'interno ha un maglione che è stato realizzato per ricordare la famosa maglia, confezionata dalla madre, che Viotti aveva conservato, usandola un po' come la coperta di Linus, per trarre conforto dal contatto con quella lana nei momenti più difficili.

La novità del momento

Ed ora c'è anche la collaborazione con un'altra eccellenza il “Riso Acquerello” della Colombara, che ha dedicato una serie delle sue ormai mitiche lattine a Viotti, con un tondo del vignettista Massimiliano Reale che nella prima vignetta della serie ci propone un Mozart che chiede l'autografo al più famoso Viotti... Tanto per ricordare che il vercellese è poi caduto ingiustamente nell'oblio.

La gallery

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L'importanza degli spartiti

Saranno anche disponibili via, via gli spartiti viottiani, che, grazie all'accordo con le edizioni Curci. Un progetto forse ancor più strategico dei precedenti, perché Rimonda sta riportando. In notazione moderna e corretti, gli spartiti originali. Con quest'opera qualunque studente di qualsiasi Conservatorio del mondo potrà studiare sui lavori di Viotti.

Verso il Bicentenario

Una festa che guarda già al prossimo futuro, infatti il “Viotti Club” nasce sì dalla passione di Guido e Cristina, come segno di presenza e vicinanza a Vercelli, ma anche come tappa imprescindibile nella preparazione del bicentenario della morte di Viotti, avvenuta a Londra il 3 marzo del 1824.

Una squadra vincente

Alla fine della cerimonia Cristina Canziani e Guido Rimonda hanno voluto con sé la collaboratrice Carolina Melpignano e l'architetto che ha, a tempo da record, allestito la bellissima sede, Paolo Mensa (Studio Interior Design Casa 40". Insomma una squadra che, sempre con la grande passione, marchio di fabbrica della "Ducale", può fare ancora tanto per fare di Vercelli sempre più la città della musica.

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