"Retromarcia" sugli orari delle slot machine: critico Stecco, approvazione da Assotrattenimento
Stecco teme per la salute dei giovanissimi. Assotrattenimento invece approva.
Stecco teme per la salute dei giovanissimi. Assotrattenimento invece approva.
«In poco piu’ di 2 mesi la Forte ha già cambiato idea. Non è piu’ importante ostacolare l’accesso ai giovani e combattere anche cosi’ la ludopatia giovanile, ma preservare gli aspetti economico/occupazionali dei tali esercizi commerciali». Lo dichiara Alessandro Stecco, consigliere comunale leghista, in merito ai nuovi orari di funzionamento delle slot machine sanciti dall’amministrazione. «Spostando il divieto di utilizzo delle macchinette tra le 4 e le 10 di mattina si depotenzia tantissimo l’impatto benefico del divieto nel post-scuola. Ora delle due l’una: o il Sindaco ha deciso a luglio senza aver valutato gli ovvi effetti sulle attività commerciali che si basano su queste attività, oppure aveva semplicemente sbagliato. Inoltre, se il calo di “clienti” lamentato è vero, questi erano sempre i giovani che si volevano tutelare e quindi si stava raggiungendo l’obiettivo della protezione dei nostri ragazzi? Si sono “profilati” gli avventori di quella fascia oraria che ha creato tanti problemi economici ai gestori? Se l’obiettivo era combattere la ludopatia giovanile, la fascia di divieto tra le 4 del mattino e le 10 del mattino ci sembra assurda e inutile. Siamo di fronte alla classica contraddizione all’italiana. Si dice di voler fare una cosa e se ne fa un’altra». Favorevole, invece, il parere di Assotrattenimento: «Inibire o ghettizzare il gioco legale non è la soluzione giusta e per questo siamo convinti che l’amministrazione di Vercelli abbia avuto una visione corretta del fenomeno e molto coraggiosa, rimodulando l’ordinanza ma confermando lo ’stop’ di operatività sino a metà mattinata» afferma il consigliere Lorenzo Verona. «Non è difficile pensare che se si spengono le slot legali, i giocatori, specialmente quelli che hanno un atteggiamento non “cauto” nei confronti del gioco, si rivolgano verso altri prodotti, e non è difficile pensare che vietando il gioco legale, si insinui nel tessuto sociale il gioco illegale» sottolinea. L’associazione annuncia poi che l’associazione dei gestori bicciolana attuerà il progetto “Un gioco buono per il territorio”, che prevede corsi di formazione per gli esercenti, punti di informazione all’interno dei pubblici esercizi, riduzione delle slot dai pubblici esercizi del 50%, riposizionamento delle slot in aree delimitate e controllate, cooperazione con i Serd per prevenire fenomeni di gioco compulsivo, maggiore cooperazione con le forze dell’ordine per individuare illegalità, individuazione di un progetto sociale cittadino e finanziamento dello stesso da parte dell’industria del gioco lecito.