Vercelli

Dispositivi di protezione: l'Asl adotta un modello più efficiente

La gestione è stata centralizzata. La pratica proseguirà anche dopo l'emergenza.

Dispositivi di protezione: l'Asl adotta un modello più efficiente
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L'Asl di Vercelli ha adottato un nuovo modello per gestire e distribuire i dispositivi di protezione individuale come mascherine, guanti e camici.

Gestione centralizzata

Con l’emergenza Covid Asl Vercelli ha centralizzato la gestione dei DPI, i dispositivi di protezione individuale utilizzati dal personale, che comprendono presidi monouso come mascherine, camici, guanti, tute e calzari. «Abbiamo rivisto il modello di gestione delle forniture di DPI in base alle necessità legate all’emergenza Covid applicando una gestione centralizzata in base all’effettivo utilizzo di dispositivi da parte dei vari reparti – spiega Davide Leporati, Direttore della Struttura Semplice Gestione Contratti – Ogni giorno, sette giorni su sette, mascherine, tute, guanti, camici, gambali, sovrascarpe, visiere e occhiali arrivano dal deposito di Momo, adeguatamente dimensionato e attrezzato per ospitare ingenti quantitativi, al magazzino economale di Vercelli, qui vengono controllati dai Servizi preposti e successivamente smistati ai vari reparti del Sant’Andrea, dell’Ospedale di Borgosesia e alle Case della salute del territorio. L’attività viene gestita dal personale del Magazzino economale con la collaborazione delle Coordinatrici infermieristiche, dal Servizio Infezioni Ospedaliere e dal Servizio Prevenzione e Protezione. Questa modalità ci ha permesso di essere più efficienti ed efficaci, di evitare sprechi e di riuscire a gestire al meglio gli approvvigionamenti già dai primi mesi di emergenza quando la disponibilità sul mercato di alcuni DPI era molto più limitata».

Dopo l'emergenza

L’efficacia di un modello di questo tipo, che sarà mantenuto anche al termine dell’emergenza Covid, è stata evidenziata anche da uno studio dell’Università Bocconi. Considerata la quantità di DPI utilizzata, l’Asl di Vercelli si è strutturata per avere a disposizione, come richiesto dalla stessa Regione, scorte per sei mesi: per le sole mascherine, ad esempio, l’utilizzo è di circa 1milione di pezzi all’anno. «Soprattutto durante la prima fase della pandemia – aggiunge Leporati – è stata molto importante anche la gestione delle numerose donazioni che hanno agevolato l’attività dell’Asl in un periodo in cui abbiamo registrato alcune difficoltà di approvvigionamento dovute alla scarsa disponibilità di qualche DPI sul mercato. Con questo modello di gestione, grazie anche alla fattiva collaborazione di tutti i colleghi coinvolti e al lavoro di squadra svolto siamo riusciti a gestire in efficienza anche le attività amministrative e di controllo dei materiali donati».

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