Giornata Vittime del Covid: "Il Comune realizzerà un memoriale"
Minuto di silenzio davanti al municipio e benedizione defunti al cimitero.
In due video la testimonianza di una giornata di mestizia e ricordo per tutte le persone che ci hanno lasciato a causa della pandemia. Non devono essere intese come parole di circostanza. Oggi, anche se è noto da tempo, ci si è resi conto per davvero che abbiamo attraversato e attraversiamo un tempo di guerra, senza esplosioni ma con 100.000 vittime e distruzioni del tessuto economico e un "dopoguerra" di crisi che ci è davanti.
Il minuto di silenzio
Si è svolto alle ore 11 in punto davanti al municipio di Vercelli il primo evento a ricordo delle vittime del Covid, nella giornata ufficiale che ogni anno ricorderà chi non ce l'ha fatta a resistere al virus. Come in tutte le altre città d'Italia si è osservato un minuto di silenzio, al termine del quale il sindaco Andrea Corsaro ha tenuto un breve discorso
Le azioni del Comune
Nel suo discorso il primo cittadino ha ricordato "Nessuno si aspettava una tragedia di questa portata", sottolineando che "Ci troviamo a vivere uno scenario come quello del primo dopoguerra". Corsaro ha però anche dato delle informazioni su come il Comune collabora con l'Asl per la campagna vaccinale, con la messa a disposizione di spazi, il primo in Santa Chiara è già pronto e si inaugura sabato, ma anche con un accordo con i taxisti per agevolare gli anziani che hanno difficoltà a muoversi per la vaccinazione, e le iniziative per il commercio. Ha anche annunciato che il Comune di Vercelli ha in animo di realizzare un monumento per il ricordo delle vittime Covid.
La benedizione dell'arcivescovo
Alle ore 12,30 c'è invece stata la benedizione delle vittime da parte dell'arcivescovo Monsignor Marco Arnolfo, sempre alla presenza del sindaco, raggiunto anche dal Prefetto Franceso Garsia. Presenti altri amministratori pubblici e anche una famiglia, con tre nipoti di un anziano mancato per Covid. Una cerimonia sobria. L'arcivescovo ha ricordato che per i cristiani i cari morti sono presenti e rammentato la prospettiva della riseurrezione. Ha anche sottolineato che per molti non c'è neanche stato il conforto delle persone care. Il prefetto ha avuto p0che parole "In questi casi serve il silenzio", auspicando che si possa finalmente uscire dal tunnel della pandemia e ringranziando medici, infermieri, forze dell'ordine e volontari, per quanto hanno fatto e stanno facendo.