Uffici postali: proteste ad Asigliano e Desana per i disservizi
Aperture ridotte come nel primo lockdown.
E' noto che in diverse località il servizio postale non è più tornato alla situazione pre-Covid, infatti continuano le riduzioni di orario inaugurate dal primo lockdown e il malcontento in alcune località diventa sempre più palpabile. Un esempio recente ed eclatante riguarda Asigliano e Desana
Le proteste
Il protrarsi della riduzione dei giorni di apertura al pubblico delle Poste nei due centri abitati, iniziata con il primo lockdown sta portando parecchi malcontenti nella popolazione. La questione viene sottolineata dagli amministratori dei due comuni.
File fuori della filiale
Il Sindaco di Asigliano Carolina Ferraris: "Continuo a ricevere segnalazioni da parte dei miei concittadini per le lunghe attese e per le lungaggini nelle operazioni alle sportello che creano lunghe code. La nostra non è una critica nei confronti degli operatori che lavorano nell’ufficio postale del paese, ma si tratta solo di criticare l’organizzazione perché con la metà dei giorni di apertura, dopo marzo con il primo lockdown, determina questo disservizio. La situazione non è ritornata come prima. Le persone si concentrano nei tre giorni di apertura e quindi si formano delle lunghe attese per compiere le operazioni. Abbiamo già scritto alla direzione provinciale dell’ente, ma la situazione non è per nulla mutata".
"Il Postamat ancora non si vede"
Il vicesindaco di Desana Giovanni Varalda: "Nell’ufficio postale di Desana purtroppo ci sono quasi sempre delle lunghe code. Già la passata estete si vedevano persone in coda sotto il sole Leone, adesso li vediamo in attesa sotto la neve e la situazione non accenna a sbloccarsi. Ci avevano promesso che avrebbero creato un punto ATM, ma dopo un iniziale incontro con la definizione del luogo in cui collocarlo, non abbiamo visto più nessuno".