ARTE: due maestri lombardi allo Studio 256

Suggestiva mostra di apertura di una stagione che si annuncia ricca di novità.

ARTE: due maestri lombardi allo Studio 256
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Suggestiva mostra di apertura di una stagione che si annuncia ricca di novità.

In corso allo “Studio 256” (corso LIbertà 256), la mostra di Gianpiero Castiglioni e Antonio Franzetti, che resterà visitabile fino al 24 settembre. Sono due maestri lombardi, di Varese, il primo si esprime con l’incisione e con la pittura “tridimensionale”, una tecnica polimaterica di grande effetto. Il secondo con la scultura e il disegno, ma entrambi sono l’espressione dell’artista che ricerca, che cerca di squarciare il “velo dell’apparenza” per mostrare il vero oltre il reale.
Per Castiglioni l’esplorazione e trasmutazione delle forme geometriche presenta “pensieri visivi” per intrecciare legami tra mente e realtà, la mente plasma lo spazio nella ricerca di un territorio in cui riconoscere finalmente se stessi ed è un processo che non si placa,
In un catalogo la scultura di Franzetti viene accostata al mito, tramite un verso dello scrittore Tolkien che è un inno a chi cerca, agli erranti che non sono perduti, e alla forza delle radici profonde che non gelano mai. Questo si ritrova nelle sculture che “trasfigurano” le forme anatomiche in una tormentata superficie da albero millenario, corpi che si deformano addirittura, esprimono tragedia spesso, dolore, ma anche sentimenti più lieti. La verità che sta dietro il velo dell'apparenza è l'unione indissolubile con la natura a cui siamo legati.
Una valida proposta per il pubblico vercellese che farebbe bene a visitarla, perché non siamo di fronte ad artisti qualunque, ma a maestri che hanno saputo infondere nella loro arte cultura, virtuosità tecnica e tanta, tanta umanità che è dubbio, angoscia ma anche felicità, di un momento, di una forma.
La mostra durerà fino al 24 settembre e sarà visitabile tutti i giorni dalle 16 alle 19,30.

Nell'occasione della vernice dell'esposizione è stato presentato il nuovo direttore artistico dello spazio il novarese Vincenzo Scardigno. Un operatore molto conosciuto, soprattutto per aver fondato “Art Action”. Il quale, di fronte al sindaco Maura Forte, che ha presenziato all’inaugurazione, ha annunciato per ottobre “Open art”, una prima iniziativa del nuovo corso dello “Studio 256”.

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