A Santa Cecilia i Giovani festeggiano i 10 anni del Maestro Migazzo
Dieci anni di direzione del Maestro Cristiano Migazzo, dieci anni di lavoro e crescita per la Banda I Giovani di Santhià, fondata nel 1976 e protagonista, insieme alla Banda Cittadina, di tutte le manifestazioni della città e non solo. Il 2020, l’anno della pandemia, è l’anno in cui la musica è stata tutt’altro che favorita dalle necessarie restrizioni governative.
Concerto virtule
Nonostante questo i Giovani hanno deciso di festeggiare i dieci anni di direzione del Maestro e la festa di Santa Cecilia riunendosi virtualmente. Venerdì 20 novembre alle ore 21 i “banditi” avrebbero dovuto esibirsi dal vivo ma, in ottemperanza al Dpcm del 4 novembre, lo faranno attraverso la loro pagina fan su Facebook (Banda I Giovani Santhià).
Il concerto, dal titolo 10 anni insieme, proporrà al pubblico una carrellata di brani che in questo decennio hanno maggiormente segnato e sedimentato il rapporto tra il Maestro Migazzo e la banda. Il progetto originale voleva lo svolgimento dell’iniziativa in presenza durante l’estate, ma le tante regole e la primaria necessità di garantire la sicurezza del pubblico e dei musicisti hanno spinto il consiglio di amministrazione verso la decisione di posticipare il concerto e di scegliere la modalità online. I numerosi amici della banda potranno quindi ascoltarlo in tutta comodità dalle proprie case.
Un po' di storia
Il percorso di Migazzo con i Giovani è cominciato a nel 1998, quando un grande amico recentemente scomparso, Marco Musso, lo ha reclutato per sopperire alla carenza di trombe. Da quel momento in poi l’ascesa del Maestro, incaricato nel 2010, è stata segnata da grandi amicizie ma anche da numerose sfide, prima fra tutte la carenza di concerti all’attivo. Solo nel primo anno di direzione ne sono stati organizzati quattro e ad oggi, dopo dieci anni, se ne contano una cinquantina per i quali la banda ha preparato oltre 150 nuovi brani.
La parola al maestro
«Abbiamo avuto momenti di grande crescita ma anche parecchie difficoltà che abbiamo dovuto risolvere con determinazione e con un lavoro di squadra tra me e le varie amministrazioni che negli anni si sono avvicendate» ha dichiarato Migazzo che per la sua banda ha le idee molto chiare: «La banda deve essere un veicolo culturale, deve portare al pubblico comune musica che altrimenti non potrebbe mai conoscere. Nella tradizione italiana legata alle grandi opere, le bande di paese avevano il compito di portarle a tutti coloro che non avevano la possibilità di frequentare i teatri, facendo conoscere Verdi, Rossini, Puccini e tutti i altri grandi della musica anche alle fasce più umili del tessuto sociale. Col tempo il mondo è cambiato, questo compito è stato lasciato ai mezzi di comunicazione e la banda ha potuto finalmente dedicarsi "a se stessa", facendo conoscere al pubblico una letteratura immensa scritta apposta per lei». Da qui la scelta di proporre al pubblico brani noti insieme ad altri forse meno immediati ma di alto livello, capaci di esaltare la bravura di musicisti che non sono tali di professione.
Parallelamente il Maestro Migazzo continua il suo percorso di studio e aggiornamento, al fine di poter offrire ai suoi collaboratori gli strumenti più efficaci per migliorare costantemente le esecuzioni musicali.
Tra i brani proposti il prossimo 20 novembre due arrangiamenti del Maestro per Nuovo Cinema Paradiso di Ennio Morricone e Alte Kameraden di Carl Teike, insieme ad altri brani eseguiti dalla banda in varie occasioni. Durante il concerto interverranno sia il Maestro Migazzo sia il Presidente della banda I Giovani Renato Bor.