CRONACA: tatuatore di Fontanetto Po assolto. Aveva fumato marijuana ma incolpò un'amica
La vicenda risale al 2012 ma si è conclusa solo in questi giorni. Accusato di calunnia, è stato assolto
La vicenda risale al 2012 ma si è conclusa solo in questi giorni. Accusato di calunnia, è stato assolto
Una vicenda che risale al 2012 ma che è arrivata a conclusione solo in questi giorni. Protagonista dell'episodio un giovane tatuatore di Fontanetto Po, 32enne, finito dinanzi al giudice del Tribunale di Vercelli a causa di una «bugia» che però gli ha procurati guai per quasi quattro anni. Nel 2012 il ragazzo si reca a casa di un'amica per eseguire un tatuaggio e mentre si trova in compagnia della donna decide di fumarsi della marijuana. Poi, dopo aver terminato il lavoro, verso mezzanotte, si mise alla guida della propria auto per tornare a casa, salvo essere fermato da una pattuglia di carabinieri per un normale controllo. Sul veicolo i militari rinvennero una minima dose di sostanza stupefacente. L'uomo, spaventato dalle possibili conseguenze, non trovò nulla di meglio che affermare che la «canna» era di proprietà dell'amica. E' stato quindi, dopo accurate operazioni investigative, accusato di calunnia. Dopo quattro anni la conclusione del processo è stata comunque a suo favore. Infatti è stato assolto.