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Tronzano: il Sindaco Pairotto si quadruplica lo stipendio

Il suo predecessore Chemello: "Io me l'ero dimezzato a 500 adesso è quasi a 2.000 euro".

Tronzano: il Sindaco Pairotto si quadruplica lo stipendio
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Il sindaco Michele Pairotto (a destra) con il suo vice Fausto Valdo.

Il compenso del Sindaco di Tronzano, rimasto per dieci anni, nel periodo si Andrea Chemello, a 500 euro, è stato portato a quasi 2000 con una delle prime decisioni della nuovo giunta di Michele Pairotto e aumenti anche fino a 8 volte anche per i "gettoni" di vicesindaco e assessori.

Nello specifico gli importi, lordi, delle "indennità di funzione" mensili sono stati così stabiliti: 1.952,21 al Sindaco (erano 500), 390,44 al vicesindaco (erano 50) e 252,15 agli assessori (erano 30)

Una delibera che fa molto discutere e sulla quale l'ex sindaco non ha potuto fare a meno di intervenire, derogando alla decisione di non seguire più il dibattito politico locale.

La lettera di Chemello

"Gent. Direttore,

la pandemia sta costringendo i governi degli Stati europei ad attivare nuovamente misure emergenziali, che, purtroppo, creeranno problemi economici a tanti settori.

Una deliberazione inqualificabile

Alla luce di ciò, appare ancor più inqualificabile la deliberazione Gc n. 77 del 13/10/2020 con la quale la Giunta Pairotto aumenta del 400% l’indennità del sindaco, del 790 % quella del vicesindaco e dell’840% quella degli assessori. L’enorme ed innegabile successo elettorale conseguito non giustifica scelte così illogiche ed irrazionali.

Io mi dimezzai lo stipendio

Quasi undici anni fa, quando accettai di candidarmi sindaco misi per iscritto, prima delle elezioni, in un volantino consegnato a tutte le famiglie, che, in caso di vittoria, mi sarei dimezzato lo stipendio rispetto al mio predecessore. Spiace che Pairotto non abbia avuto il coraggio di essere altrettanto trasparente e di scrivere ai Tronzanesi, prima delle elezioni, che si sarebbe quadruplicato lo stipendio. I cittadini forse l’avrebbero votato comunque, ma almeno sarebbero stati consapevoli. Antonio Graglia ha fatto il sindaco per nove anni prendendo 1 milione di vecchie lire al mese, Pier Angelo Carando ha fatto il sindaco e per quattro dei cinque anni di mandato (poi si è aumentata l’indennità) ha preso 500 euro, io ho fatto il sindaco per dieci anni prendendo 500 euro al mese. Mi chiedo, quindi, con quale motivazione di fondo sia stato possibile deliberare tale aumento: forse perché l’attuale sindaco tutte le mattine si reca in comune e poi fa il giro dei bar, come pare sostenga qualcuno? Paghiamo un sindaco perché faccia il giro dei bar?

Una consulenza sul Prae

Forse sarebbe meglio che dedicasse il suo tempo ad approfondire gli argomenti che non conosce. Qualche settimana fa, Michele Pairotto è venuto da me a chiedere alcuni pareri in ambito ambientale ed urbanistico su temi (il Prae) che, per sua stessa ammissione, non conosceva. Non ho avuto alcun problema ad esprimergli il mio pensiero in merito. Il sindaco mi ha anche detto di ritenermi, per il suo mandato e per queste materie, consulente del Comune, “ovviamente gratuito”, ha sottolineato, salutandomi. Anche questo, per me, non sarebbe un problema: la mia gratuità Tronzano l’ha sempre avuta, ben prima che fossi sindaco. Vista la deliberazione Gc 77/2020 , non posso dire la stessa cosa del mio successore.

Il Sindaco dovrebbe dare l'esempio

Ora: come cittadino mi metterei a disposizione del mio Comune ben volentieri, gratuitamente, se il sindaco, in quanto primo cittadino, fosse il primo anche nel dare l’esempio. Ricoprire il ruolo di sindaco in paesi piccoli come il nostro, infatti, deve essere svolto necessariamente con spirito di servizio, anche perché le indennità degli amministratori, come gli stipendi dei dipendenti, gravano sulle spese correnti (non sulle spese di investimento) e il margine di manovra in questo capitolo del bilancio è piuttosto ristretto: è il capitolo tanto per intenderci in cui si trovano i contributi per le associazioni, i denari per i campi estivi, per il doposcuola, ecc…

Uno spirito tradito

Ecco, questo spirito è stato tradito, fin dal primo mese, dalla Giunta Pairotto. La politica, specialmente nei nostri paesi, deve essere intesa come un servizio, non come uno strumento per guadagnare a livello personale (come non pensare ai vari incarichi di nomina politica e ben remunerati che Michele Pairotto ricopre…?). Il Comune di Tronzano Vercellese, tra l’altro, ha la fortuna di avere un’ottima squadra di dipendenti pubblici, per cui la presenza del sindaco può essere flessibile, così da consentire a chi oggi ha la fortuna di avere un lavoro, di continuare a svolgerlo, così da poter mantenere la propria famiglia con quello e non con i soldi dei contribuenti. Ci lamentiamo tanto dei politici “romani” e poi, nel nostro piccolo, abbiamo chi si comporta allo steso modo, tra l’altro in un momento così critico per tanti italiani, per tanti Tronzanesi…

La legittimità e l'etica...

Ovviamente, il popolo ha sempre ragione, anche se a volte sceglie inconsapevolmente, ma questa è la democrazia. Pairotto e la sua Giunta sono stati legittimati dagli elettori a usare i soldi dei contribuenti come meglio credono. Anche se la legittimità è una cosa, l’etica un’altra e quest’ultima evidentemente poco appartiene a Pairotto e alla sua Giunta. Ci tengo però a chiarire un semplice fatto: la Giunta da me presieduta, come primo atto, nel 2010, si dimezzò le indennità, volendo dare il buon esempio, perché si sapeva di dover chiedere sacrifici ai Tronzanesi e lasciando quindi, rispetto a quanto avremmo potuto prendere in dieci anni, nelle casse del Comune, quindi nelle tasche dei cittadini, circa 270mila euro. Nel 2020 invece, la Giunta Pairotto, tra i suoi primi atti, decide aumenti per sé del 400%, 790% e 840%. Il popolo ha scelto. Se però questo è l’uso del denaro pubblico che si è scelto di adottare, é logico prevedere quale sarà, di conseguenza, il futuro che ci attenderà a Tronzano Vercellese nei prossimi anni.

Cordiali saluti".

Andrea Chemello

 

 

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