Ristoratori e baristi al governo: "Lasciateci lavorare o pagate, ma sul serio"
Fipe Ascom ha manifestato pacificamente con un flash mob in piazza Cavour contro le restirzioni.
Anche a Vercelli Fipe Ascom ha riunito in piazza gli esercenti. Le categorie che più avevano investito in rispetto delle regole, sanificazioni, registri degli avventori, distanze, sono state beffate dal DPCM che fissa la chiusura alle 18m praticamente l'orario in cui si comincia a lavorare. Jose Saggia, nel suo discorso ha ricordato tutte queste cose e ha denunciato la "dormita" del governo quando si sarebbero potuti ampliare i posti letto, trovare soluzioni per il trasporto 'pubblico e la scuola e invece si è dormito.
"Lasciateci lavorare"
La richiesta è stata semplice: "Vogliamo solo poter lavorare, quello che abbiamo sempre fatto, noi rispettiamo le regole, sono stati fatti grandi investimenti per essere in regola. E se proprio dobbiamo fermarci allora il governo paghi, ma per davvero... Ci sono nostri dipendenti che attendono ancora la cassa integrazione di maggio".
Rispettosi delle leggi (con tanto di registrazione e misurazione della temperatura prima di sedersi per terra in mezzo a una piazza Cavour "apparecchiata" come per un banchetto amaro. Il flash mob è cominciato con le note del "Silenzio" suonate da Francesco Cilione, poi gli interventi di Saggia e del presidente Ascom Tony Bisceglia seguiti da dieci minuti di assordante silenzio ed infine dall'inno d'Italia, perché i nostro esercenti non sono dei facinorosi ma cittadini che vogliono solo salvare la propria famiglia, il progetto di una vita, i posti di lavoro dei collaboratori.