EXTRA: Design e Arte riaccendono via G. Ferraris
Da sabato 17 ottobre e fino al 31 dicembre nelle vetrine dei negozi chiusi.
Nella foto la presentazione dell'iniziativa.
Extra, la rassegna di Design d'arredo e Arte nata nel 2017, tiene duro e si ripresenta, un'edizione senza inaugurazione e visite, ma tutta da vedere. Dentro alle vetrine dei negozi chiusi di Via Galileo Ferraris, passeggiando per la città, oppure on-line.
Si parte sabato 17 ottobre, con le vetrine di via Galileo Ferraris accese, la strada chiusa al traffico proprio per poter godere al meglio della mostra. Durerà fino alla fine dell'anno e forse anche oltre. L'utilizzo delle vetrine "morte" è lo scopo di VIA Vercelli In Arte, che, dunque, di fatto ospita Extra. Lo scorso anno nei negozi c'erano "gallerie" personali con i lavori degli artisti, ora ogni vetrina sarà "in bilico tra interno ed esterno" e arredata come uno spazio domestico o di lavoro, ma con stile e calore. Il titolo di quest'edizione è: "Geometrie in bilico tra Arte e Design", a sottolineare la vocazione di EXTRA, ma anche suggerire un momento in cui arte e design, cioè industria e commercio, cercano nuovi equilibri e strade per reagire alla crisi della Pandemia, anche l'Arte, infatti, è fra le vittime del virus, con mostre e fiere drasticamente ridotte.
Un'edizione che di novità ne presenta anche un'altra l'arrivo di Serena Mormino come curatrice, vercellese, presidente di "Amarte", curatrice del Museo del Parco di Portofino, critica e curatrice di molti importanti artisti contemporanei e che ha portato nuove idee e una sintonia con quanto accade oggi non solo in Italia ma nel mondo.
EXTRA 2020 è reso possibile grazie alla partecipazione dagli studi di arredamento vercellesi: AD di Antonio Ardizzone, Arredamenti Prella & C srl, Bieffe Ceramiche, Borgo Divisione Luce, Giovannini Arredamenti, Mosca Ufficio Stile Arredo Contract, Piero Raimondo, Rita Spina Design, SGA Arredamenti.
E gli artisti: Laura Zeni, Gabriele Polidori, Caterina Tosoni, Luciano Angeleri.
L'evento è organizzato e patrocinato da Città di Vercelli, Ascom, Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, Federmobili, Comtur, Atena Iren, Gruppo Nuova Sacar – Volvo Autovar, Associazione Culturale AMARTE, Progetto Via – Vercelli in Arte
A cura di Serena Mormino
La campagna mediatica
In preparazione dell'evento si è svolta una campagna innovativa per valorizzare non solo alcuni oggetti della mostra, ma anche angoli della città. Nei giorni scorsi gli organizzatori, grazie al fotografo Donatello Lorenzo, hanno realizzato alcuni scatti con elementi di design davanti ai monumenti più celebri come la basilica di Sant'Andrea, ma anche ad edifici e contesti meno noti. Al posto dell'oggetto "apparso" c'è ora un Qr code che permette di partecipare a questa "caccia al tesoro" virtuale.
Particolarmente significativo il manifesto realizzato con un'immagine dell'artista Laura Zeni, molto "Covid style", con un volto quasi tutto coperto tranne che per due occhi attenti sul mondo, guardare dunque è l'invito, ma uno sguardo che attraverso oggetti e opere possa fissarsi in un punto oltre l'emergenza, in un contesto nuovo che si va costruendo.
Nella gallery alcune delle immagini della campagna.
I riferimenti web
Link allo shooting fotografico “alla ricerca di EXTRA e di VERCELLI”
Link unico a tutti gli espositori
Link siti espositori
www.facebook.com/adtappetiorientali
www.delear.volvocars.it/autovar
Artisti
La nota della curatrice
EXTRA - geometrie in bilico tra Arte e Design, per l’edizione 2020 gioca su un format che si ripete ed è tutto nuovo al contempo, un po’ come la sigla di questo anno Venti del secondo millennio.
E il confine tra Arte e Design diventa confine fortemente in bilico anche tra interno ed esterno, tra limiti e nuove possibilità, tra privato e pubblico, tra virtuale ed il nostro io più intimo…
Un EXTRA meno installattivo ma più reale, più domestico seppur ricco di Arte e di Design d’autore. Più intangibile, in quanto non fruibile al tatto, ma con un forte senso di intuitivo ed avvicinabile, percorribile e ripercorribile proprio come gli interni delle nostre dimore e dei luoghi di lavoro.
Lo spazio esterno e pubblico, luogo di incontro libero e di sfogo, oggi è dolce ed ambito come il frutto proibito citato dalle wallpaper di Fornasetti.
La natura entra negli spazi più domestici con la consapevolezza che nemmeno il progresso tecnologico o l’errore umano potranno mai prendere il sopravvento… perché esiste una chiave segreta che ha generato l’immenso e che continuerà ad aprire nuove porte.
Ed ecco che spazi semi abbandonati diventano il cuore di un espositore a grandezza reale, come fossero vasche di un acquario nel centro storico della nostra Città. Focolai vissuti da magnifiche giraffe la cui vera anima è celata dallo smog cittadino, ma riflette grazie alla loro stessa luce.
Isole paradisiache diventano la zona relax nei nostri salotti, riscaldati da opere d’Arte che celano successioni di pensieri, ricordi e nuovi sogni. Arazzi alle pareti per scaldare l’atmosfera di monolocali non più austeri, ma rassicuranti e rilassanti come una sala benessere a cui nemmeno gli antichi romani osavano rinunciare nei loro riti quotidiani.
Case laboratorio vissute solo da infinita passione per il proprio saper fare, così contagioso da attrarre nuove generazioni a cui insegnare un mestiere artigiano oggi più che mai raro. Perché la tecnologia è parte del nostro dna culturale, ma la manualità ed il saper fare non possono andare in deficit nutrizionale.
E poi ancora costellazioni “sintetiche” di luci per far risplendere una nuova consapevolezza di noi, delle nostre città e delle nuove regole da scrivere, modificare, riscrivere più velocemente che mai.
Anche gli arredi diventano polivalenti e facilmente modificabili come avessero più personalità tutte da mostrare con orgoglio e quel pizzico di poesia che ci permette di assaporare la vita con il sorriso anche quando costretti tra le mura di casa e le stagioni si alternano.
Così il Fante di Stilnovo assume le sembianze di una mondina e ci accompagna tra i canali del nostro Mare a quadretti, ove scorrono le acque sapientemente direzionate dal Conte Cavour che, per nostra fortuna, ha frequentato tanto questa nostra piccola grande città di origine celtica; piante esotiche ci abbracciano mentre leggiamo un vero libro di carta stampata rispolverato nella nuova libreria di design che serve anche a contenere collezioni di scritti.
Mense preziose da poter condividere per gioire nell’introdurre nuove abitudini più healty per non incappare in piatti inconsapevoli e rigenerati chimicamente o artificialmente assolutamente plastic IN.
E se proprio non possiamo tornare adolescenti e studiare al parco, prendiamo il nostro amico fidato tablet e con la nostra sedia d’ufficio andiamo ove sorgevano le antiche mura e sediamoci accanto alla panchina, così da non rubare spazio a nuove e vecchie generazioni che riassumono la nostra essenza.
Riscopriamo il piacere di una semplice passeggiata e dell’alzare lo sguardo per scoprire luoghi nascosti del nostro quartiere, pazienza se dovremo farlo con la mascherina, in fondo a carnevale ne siamo così orgogliosi, così come lo siamo di una calda sciarpa o di un qualsiasi accessorio super fashion da manuale di perfetti influencer…
E poi chissà magari nel luogo più impensato incapperemo in un astronauta pronto a partire per un’altra dimensione, sempre che non arrivi in ritardo all’appuntamento alla centrale perché è rimasto quasi senza benzina… avrebbe forse fatto meglio a passare ad una vettura elettrica di nuova generazione…
Serena Mormino