"Il sindaco Forte inesistente su temi ambiente e salute dei cittadini"
L'attacco del deputato del M5S, Mirko Busto: "Raccolta differenziata? Un tema che pare non interessare il primo cittadino"
L'attacco del deputato del M5S, Mirko Busto: "Raccolta differenziata? Un tema che pare non interessare il primo cittadino"
Mirko Busto, deputato del Movimento 5 Stelle e membro della commissione ambiente, attacca con decisione l’amministrazione comunale vercellese e, in particolar modo, il sindaco Maura Forte. Tema delle critiche sono i temi ambientali: “Come può un sindaco totalmente disinteressato ai temi ambientali e alla salute pubblica fare gli interessi dei cittadini? Sto parlando del sindaco di Vercelli, Maura Forte, che in campagna elettorale si presentò come una paladina dell’ambiente e della qualità dell’aria e che, quanto pare, una volta eletta, si è totalmente scordata delle promesse fatte". Cotinua Busto:"Forte, forse troppo impegnata a destreggiarsi tra le aule di tribunale a seguito del processo per la raccolta di firme elettorali false che la vede coinvolta, non ha neanche avuto il tempo di fare una semplice verifica sull'iter di affidamento del Piano Strategico di Vercelli a Mecenate 90, società che era stata incaricata lo scorso anno di fornire assistenza tecnica per redigere un piano di sviluppo per la nostra città, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli e di Confindustria Vercelli . A oggi i risultati prodotti dal progetto sono talmente risibili che la stessa Confindustria ha ritirato la sua partecipazione. Da più parti giungono inoltre voci a dir poco sconfortanti riguardanti la procedura di affidamento dello stesso incarico davvero poco trasparente. Per questo M5S con la minoranza tutta in consiglio comunale aveva annunciato una mozione a prima firma Michelangelo Catricalà". "Se non bastasse - prosegue Busto - in tema di rifiuti e raccolta differenziata siamo ancora alle prese con una città degradata dalle discariche abusive. Ma neanche questo tema sembra toccare il sindaco. Per non parlare della questione acqua pubblica, sui cui giace respinta una nostra mozione. Nonostante il chiaro esito referendario del 2011 e la battaglia fatta in Parlamento per una legge popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua, a Vercelli si prosegue senza colpo ferire nel consegnare i beni comuni a Iren in cambio di pochi spiccioli, tra cui quelli per la messa in sicurezza del sito dell’ex inceneritore, un’area che probabilmente meriterebbe un’azione più incisiva di bonifica. Cosa accadrà con Iren a Vercelli visto che già adesso alcuni residenti negli alloggi di edilizia popolare hanno i contatori dell’acqua piombati? Molto probabilmente Iren se ne laverà le mani. Iren del resto non è che un Robin Hood alla rovescia: ruba ai poveri per dare ai ricchi azionisti. Basti pensare - conclude Busto - che a Torino il vecchio debito del Comune, che ammontava a 120 milioni, è poi salito a 190 milioni anche per l'acquisto, da parte appunto di Iren, della società Amiat proprietaria dell’inceneritore torinese”.