Deturpato monumento Korczak, l’associazione: «Tornate a pulirlo»
Il sodalizio che porta il nome dell'educatore eroe lancia un appello ai responsabili, ricordando loro il profondo significato di quel simbolo.
Il monumento di Vercelli dedicato all’educatore Janusz Korczak è stato deturpato. A denunciarlo l’associazione dedicata alla memoria del medico eroe che tentò di proteggere i suoi bambini dalla follia nazista.
Atti vandalici
«Il monumento, dedicato al grande Educatore-Eroe Janusz Korczak, è stato deturpato, purtroppo, da qualche individuo che ha voluto divertirsi a scrivere delle frasi insensate che ne rivelano l’inciviltà, l’indifferenza ed una grande ignoranza nei confronti di un monumento dall’alto valore simbolico dedicato ai bambini e situato, inoltre, in un luogo deputato ai loro momenti di gioia, di festa e per le loro attività formative» scrivono dall’associazione che porta il nome dell’educatore, esprimendo «indignazione e costernazione nel constatare come gli atti vandalici non risparmino, purtroppo, nulla e nessuno».
L’appello
Il sodalizio rivolge quindi un appello ai responsabili dello sfregio: «Ritornate al monumento che avete sfregiato e leggete con attenzione la dedica su di esso inscritta, dedicata ai bambini, che recita: “A Janusz Korczak” educatore, i bambini di Vercelli a nome dei bambini d’Italia. Vercelli 31-5-1992” – invitano – ritornate al monumento che avete sfregiato e cancellate quanto avete scritto. A voi forse non importerà nulla, ma dovreste provare vergogna per il gesto compiuto se conosceste chi è stato Janusz Korczak».
Chi era il medico eroe
«Janusz Korczak, dottore pediatra, è stato soprattutto un grande educatore – spiegano - Egli concepì e diresse un orfanotrofio all’avanguardia a Varsavia, un orfanotrofio dove le bambine, i bambini, i ragazzi e le ragazze che gli venivano affidati potevano condurre un’esistenza familiare, confortevole, dignitosa e molto creativa. Quando Varsavia venne invasa dai nazisti, Egli cercò di proteggerli e di difenderli dalla loro crudeltà e persecuzione e, nel terribile momento in cui essi stabilirono la deportazione dei 220 bambini del suo orfanotrofio nel campo di sterminio di Treblinka, ne volle seguire la sorte nonostante gli fosse stata offerta la salvezza della vita».
Uno sfregio all’umanità
È evidente quindi come il monumento incarni dei valori fondamentali. «Signori vandali, lo sfregio a quel monumento è uno sfregio che avete fatto innanzitutto a voi stessi in quanto esseri umani! – affermano dall’associazione - Signori! Accogliete l’esortazione dell’Associazione Janusz Korczak: Ritornate al monumento e cancellate la vostra deturpazione! Ne trarremo tutti un grande beneficio voi stessi, prima di tutto, le bambine, i bambini e la Comunità tutta!».