Areso Moto: mezzo secolo di passione e competenza
Da Battipaglia a Vercelli, un’attività «a due ruote» che ha conquistato i vercellesi.
Nelle foto alcune immagini della storia dell'azienda.
La passione per le moto nel dna: è la ricetta con cui Areso Moto è arrivato a celebrare i suoi primi cinquant’anni di attività. L’officina e rivendita vercellese di moto ha infatti aperto i battenti nel 1970 e ora, tre generazioni e mezzo secolo più tardi, prosegue la sua attività con la stessa dedizione. Oggi in officina, a occuparsi personalmente della cura delle due ruote che gli vengono affidate, c’è Diego Areso.
Tutto cominciò a Battipaglia
«Tutto è iniziato con mio nonno, che aveva un’officina a Battipaglia, in provincia di Salerno – ricorda l’attuale titolare – mio papà Antonio fin da piccolissimo ha imparato da lui. In seguito, mio papà si è trasferito a Vercelli e dopo qualche anno di lavoro per un ciclista della città, ha aperto la prima officina».
All’epoca i locali erano in corso Libertà e inizialmente l’attività era solo di officina. In seguito, Areso Moto si è spostato in corso Prestinari per poi stabilirsi, all’inizio degli anni Novanta, in corso Palestro. Intanto, l’officina è divenuta anche rivendita e Diego è andato ad affiancare il papà Antonio fino a sostituirlo al momento del pensionamento. Una passione condivisa fin da subito fra padre e figlio: per Diego, infatti, l’ambiente dell’officina è sempre stato di casa e la frequentava spesso nelle vacanze estive. È stato un passo naturale, quindi, proseguire con l’attività di famiglia.
"Il nostro è più di un lavoro..."
Il commercio e il mondo delle moto, naturalmente, sono cambiati nel tempo: oggi la burocrazia è molto più complessa, internet si accaparra una grossa fetta di mercato e la crisi economica ha avuto un pesante impatto nel settore. Tuttavia, la voglia di andare avanti con la propria passione è più forte di ogni difficoltà: «I mestieri come il mio sono più che un lavoro – spiega Diego – c’è la passione. Abbiamo clienti storici che venivano già quando lavorava ancora mio padre. Proprio lui è partito da zero, poi con la testa e con il cuore ha saputo costruire questa realtà. Una realtà che a me è piaciuta fin da bambino e che ora porto avanti».
Immagini di 50 anni di attività
Dalla tradizione all'innovazione
La tradizione di una delle attività di settore più antiche della città va poi di pari passo con la formazione: il titolare frequenta infatti regolarmente diversi corsi di aggiornamento per potere offrire un’assistenza di massimo livello ai suoi clienti. Fra i suoi servizi più particolari, rientra il restauro di moto storiche. «Ho lavorato su diverse Vespe degli anni Settanta – spiega Diego – poi c’è stato qualche lavoro sulle “moto racer”, con la trasformazione da un modello di base a uno stile anni Settanta. È un compito creativo e sfizioso». Una delle ultime tendenze per divertirsi senza spendere troppo? Le “pit bike”, moto di dimensioni piuttosto modeste che si possono usare nei kartodromi unendo il divertimento della pista a costi contenuti.
Fabiana Bianchi