ANNI 80 A VERCELLI: le "vasche", le compagnie e i Dead or Alive

Prima puntata dell'amarcord di Christian Rossi

ANNI 80 A VERCELLI: le "vasche", le compagnie e i Dead or Alive
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Prima puntata dell'amarcord di Christian Rossi

Riproponiamo sul nostro sito la rubrica sugli anni ottanta a Vercelli curata da Christian Rossi: un caleidoscopio di ricordi, emozioni e cartoline di un'epoca indimenticabile, il tutto cadenzato dalla irripetibile musica pop di quegli anni.

Corso Libertà era zona pedonale fino alle otto di sera, dopodichè diventava lo scenario delle ”vasche in macchina” con i finestrini abbassati e la musica a tutto volume. I numerosi bar dislocati sul percorso erano affollati e l’appellativo movida non era ancora di moda per le notti di festa e divertimento. Erano gli anni 80!
Un decennio di allegria e spensieratezza che un po’ tutti portiamo nel cuore. Gli anni della Milano da bere e degli Yuppies, del divertimento e della bellezza mozzafiato. Erano gli anni del Mundial di Spagna, dei gol di Paolo Rossi e dei festeggiamenti nelle fontane,  di Papa Giovanni Paolo II, di Ustica, del disastro di Chernobyl e dei giovani sognanti. Giovani sparsi in ogni angolo della città, su una panchina, ai giardinetti o all’interno di un bar, erano gli anni delle compagnie numerose, dove su ogni panchina c’era una radio per poter ascoltare la musica, i più fortunati invece avevano una stanzetta, adibita a club dove avevano giradischi e vinili.
A Vercelli c’era un po’ l’imbarazzo della scelta dove andare a comperare i dischi, ma il punto di ritrovo per gli amanti del genere era senz’altro il Master dischi di corso Libertà, era sempre aggiornatissimo e poi era divertente andare a fare aquisti perchè potevi ascoltare i dischi che stavi per comprare. E proprio al Master dischi comprammo il primo LP del gruppo di cui vi vogliamo parlare oggi, i Dead Or Alive.
I Dead or Alive nascono nel 1980, a Liverpool, da un'idea di Pete Burns, incoraggiato da una serie di produttori musicali locali a mettere su un gruppo, sfruttando il suo look oltraggioso. Dopo un periodo di orientamento musicale piuttosto Rock Underground, tendente quasi al Progressive, nel 1983, il gruppo firma con una etichetta discografica, la CBS/EPIC RECORDS, cominciando a dirigersi verso un suono più dance elettronico. Si fa conoscere al grande pubblico britannico nel 1984, con una cover di "That's the Way (I Like It)", della KC and the Sunshine Band, mentre, un anno più tardi, nel 1985 (anno dell’ultima sfilata del carvè in c.so Libertà a causa del tragico episodio del balcone crollato), otterrà il riconoscimento mondiale, grazie a una delle canzoni più celebri deglianni ottanta, "You Spin Me Round (Like a Record)". Un successo anche per il trio di produttori che la realizza, Mike Stock, Matt Aitken e Pete Waterman, gente che ha scritto pagine di storia importanti della musica moderna.

Nel 1985 i Dead or Alive pubblicano il secondo album "Youthquake". Il primo singolo, You Spin Me Round (Like a Record), diventa Numero 1 nella Classifica Britannica dei Singoli, la cosiddetta UK Singles Chart, dopo essere rimasta fuori dalla Top 40 per oltre due mesi dopo la sua uscita, evento piuttosto eccezionale per un singolo da classifica e, soprattutto, per una Numero 1. La canzone rappresenta, oltre che la prima Numero 1 del gruppo, anche la prima Numero 1 di SAW e rimane una delle più suonate nelle discoteche e nei club di tutto il mondo, a distanza di due decadi. Il brano raggiunge il Numero 11 negli USA, il Numero 3 in Australia e il Numero 2 in Italia, entrando nella Top 10 di moltissimi altri paesi, in tutto il mondo.
Il successo presso il grande pubblico corrisponde al periodo di stabilità interna del gruppo (1984-1989). Dopo il 1989, la situazione diventerà invece alquanto instabile, e i Dead or Alive cadranno nel dimenticatoio, in cui Pete diventa subito un'icona indiscussa e costantemene amata, e in Giappone, dove anzi la band polverizzerà tutti i record possibili ed immaginabili, con l'album Fan the Flame (Part 1), uscito lì nel 1990, ma mai pubblicato in Europa, neanche dopo l'enorme successo giapponese. Nel 2011 Pete Burns annuncia lo scioglimento del gruppo.

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