Coronavirus: nel Vercellese 10.000 aziende restano aperte
Più della metà di quelle registrate alla Camera di Commercio, tantissime quelle agricole.
L’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per arginare l’emergenza sanitaria del 22 marzo, ha dato un giro di vite alle imprese che possono restare aperte. Nel Vercellese sono 10.001 le aziende che possono proseguire l'attività, dati risultanti da un’elaborazione di InfoCamere sui dati del Registro Imprese camerale. Sono il 51,2% delle imprese registrate.
Si tratta di una serie di attività in cui sono compresi il commercio alimentare, le farmacie, parafarmacie e i punti vendita dedicati agli articoli sanitari e per l’igiene, che fin da subito erano stati considerati di primaria necessità e quindi sempre esclusi dalla chiusura. Rientrano anche le attività del settore agricoltura, costituite prevalentemente da micro imprese e imprese individuali, con circa 2.300 localizzazioni in Provincia di Vercelli.
Numeri teorici che ovviamente non possono considerare chi ha chiuso per ragioni cautelari o per l'impossibilità economica di farlo.
La dichiarazione del presidente della Camera di Commercio
“La grave situazione epidemiologica - dichiara Alessandro Ciccioni, Presidente della Camera di Commercio di Biella e Vercelli - ha imposto un inasprimento ulteriore delle chiusure delle attività economiche da parte del Governo. L’obiettivo è chiaro: cercare di limitare il più possibile le occasioni di contagio. Si tratta di una situazione inedita e sulla quale, personalmente e come Presidente dell’Ente camerale, posso assicurare la mia partecipazione e comprensione a tutti, per aver dovuto chiudere o deciso di farlo, quale atto di grande responsabilità. Non abbiamo ancora modo di stimare le ricadute di questo provvedimento per le economie di Biella e Vercelli, ma ora il nostro compito è di rispettare le regole e cercare di assicurare comunque tutti i servizi camerali e il nostro impegno così da aiutare tutte le aziende a resistere a questa prova e a reagire al meglio nel momento in cui i vincoli cesseranno e si potranno riaprire tutte le attività”.
Il parere di Confindustria
“La tenuta del nostro tessuto produttivo – osserva il Presidente di Confindustria Novara Vercelli Valsesia, Gianni Filippa – è un aspetto cruciale di questa crisi: le imprese, con la loro clientela e le loro maestranze, sono un vero e proprio “patrimonio” del territorio e dobbiamo fare di tutto per difenderlo e, appena sarà possibile, farlo crescere ancora. In questo momento come imprenditori dobbiamo dimostrare il massimo senso di responsabilità e rispettare quanto previsto dalle recenti disposizioni, confidando che la sospensione delle attività sia meno impattante possibile sull’economia locale, anche perché la stragrande maggioranza dei nostri concorrenti esteri non ha chiuso. Le nostre aziende sono luoghi sicuri perché rispettano i protocolli di sicurezza a tutela della salute non soltanto dei propri collaboratori, ma dell’intera collettività. È il momento di unire le forze, per uscirne tutti più forti”.