Calcio

Pro Vercelli, Secondo: «Non giocheremo più fino alla fine dell’emergenza»

Il patron: "Pronti a perdere anche a tavolino, perché la sicurezza delle persone è più importante di ogni classifica".

Pro Vercelli, Secondo: «Non giocheremo più fino alla fine dell’emergenza»
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Il patron delle Bianche Casacche assume una posizione decisa: «La sicurezza delle persone è più importante di qualsiasi partita».

«Stop fino alla fine dell’emergenza»

Il presidente della Pro Vercelli Massimo Secondo ha annunciato con una diretta su Facebook che la squadra oggi finirà gli allenamenti e cesserà di giocare le partite amichevoli e ufficiali, fino alla fine dell’emergenza per il nuovo coronavirus. «Spero che il consiglio federale, nella giornata di domani, assuma la decisione di interrompere i campionati professionistici, ma anche di dare l’indicazione di non tenere più allenamenti collettivi. Sarebbe troppo pericoloso continuare così».

Gli allenamenti

Ovviamente i Leoni continueranno ad allenarsi, ma con regole molto stringenti: «Ai miei ragazzi sarà consentito di allenarsi in sicurezza al Piola in gruppi di non più di quattro insieme, oppure di allenarsi da soli, comunque secondo un programma che il mister e il suo staff andranno a compilare e monitorare, in modo da farci trovare pronti quando sarà finita questa emergenza e si potrà giocare in condizioni di assoluta sicurezza».

Il rischio contagio

Massimo Secondo per mestiere si occupa di residenze per anziani. «Per questo la covid19 la vedo quotidianamente – afferma – le partite e gli allenamenti di 25 o 30 ragazzi insieme sono pericolosi e non possono essere gestiti in condizioni di sicurezza. Io non mi sento di mettere a rischio di contagio questi ragazzi, i loro amici e i loro familiari».

Partite a tavolino

«Se dovremo perdere a tavolino delle partite, le perderemo. Io spero di no, ma siamo determinati ad andare avanti senza problemi perché la sicurezza delle persone è più importante di qualsiasi partita di calcio o qualsiasi classifica – prosegue – in ogni caso, spero di poterci rivedere presto sul campo a giocare le partite, perché vorrà dire che questa grave emergenza è terminata».

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